AGOSTO 2001
trentuno_otto_duemilauno
[ORACOLO] [comprensibile
solo da me, Coppi e Pivio.
E forse pras. Chi vuole ci provi]
EQUAZIONE DELLE TRE SORELLE.
DUE SON LE VARIABILI NOVELLE:
UN BEL GIOCO NON SEMPRE POCO DURA
CHE' DELLO SPECCHIO QUESTA E' LA JATTURA,
E DODICI TI OPPRIME COI SUOI SGUARDI
AI QUALI SAI RISPONDERE COI DARDI.
UNA E' LA COSTANTE RIDONDANTE:
PRIVA ORMAI DI PILASTRO PORTANTE
E' SCALZATA DALLA SELLA
DALL'OMONIMA SORELLA.
UNO E' IL VALORE PIU' RECENTE:
ALLA COSTANTE PARE CONVENIENTE
MA LEVA LA MANO TROPPO IN FRETTA
E NELLA GROTTA SI RIFUGIA STRETTA.LA COSTANTE RIDONDANTE
CERCA ALTROVE IL NUOVO AMANTE.
DIANA SCENDE DA CAVALLO
E SUI MONTI TROVA SBALLO.
MA IL CAVALLO TORNERA'
DALLA PIETRA, CHE BANALITA'!
E LO SPIRITO PIU' ALTO
SI PREPARA AL GRANDE SALTO.
trentuno_otto_duemilauno
SOUNDTRACK:
'COME SI CAMBIA' - FIORELLA MANNOIA.
BACKGROUND:
NON
FA PIU' CALDO...
Ieri. Ieri da pochi minuti. Ieri pioveva. Non so se la pioggia fosse acida o meno, però vorrei che qualcuno, cantando questa canzone, pensasse a me. Questa canzone che parla di pioggia acida su spalle nude. Vorrei che qualcuno riconoscesse me in quel 'per vedere se per caso c'eri'. Qualcuno che non esiste, non sforzatevi a pensare chi potrebbe essere. Voglio chiudere il mese così, pensando che questa canzone è tanto bella da volermici ritrovare, tanto bella che vorrei ascoltarla con qualcuna che -invece- è vera, che esiste sul serio. Che forse ha anche un nome. Per dirle che un anno fa, un giorno fa, io c'ero.
Un pomeriggio della vita
Ad aspettare che qualcosa voli
Indovinare il viso di qualcuno in chi ti passa accanto
Tornare indietro un anno un giorno
Per vedere se per caso c'eri
E sentire in fondo al cuore un suono di cemento
Mentre ho già cambiato uomo un'altra volta
Come si cambia per non morire
Come si cambia per amore
Come si cambia per non soffrire
Come si cambia per ricominciareCon gli occhi verdi e brillantina
Sei tu il duemila certo che verrà
Acida è la pioggia sopra le mie spalle nude
E dentro a un taxi nella notte
Avere freddo e non sapere dove
Sopra un letto di bottiglie rotte
strapazzarsi il cuoreE giocare a innamorarsi come prima
Come si cambia per non morire
Come si cambia per amore
Come si cambia per non soffrire
Come si cambia per ricominciareQuante luci dentro ho già spento
Quante volte gli occhi hanno pianto
Quante mie incertezze ho già perso
Oh no, oh no
Come si cambia per non morire
Come si cambia...Sentire il soffio della vita
Su questo letto che tra poco vola
Toccarti il cuore con le dita e non aver paura
Di capire che domani è un altro giorno
Come si cambia per non morire
Come si cambia per amore
Come si cambia per non soffrire
Come si cambia per ricominciare
Forse vado per un po' in ritiro spirituale. Per via dello studio. E per via del fatto che ho sempre più cose che mi attanagliano la mente. O il cuore, direbbe qualcuno. Boh... ritiro spirituale... forse qualcosina la scriverò... ma poco.
Ritiro spirituale. Finto, ma ritiro.[00.00]
trenta_otto_duemilauno
SOUNDTRACK:
'FREELOVE' - DEPECHE MODE.
BACKGROUND:
FA
SEMPRE CALDO...
Io penso. Penso che pensare troppo faccia male. Eppure penso di non poter fare a meno di pensare. Penso ci siano cose che fanno pensare. Penso che ci siano cose a cui non si dovrebbe mai pensare. Penso ci siano cose a cui non si pensa abbastanza. Io ogni caso penso.
In ogni luogo penso. Penso si possa pensare ovunque, ma che ci siano posti dove si pensa meglio. Penso ci siano posti fatti per non pensare. Penso che ogni luogo sia stato pensato da qualcuno. Penso a come ho potuto pensare anche solo per un attimo che sarei riuscito ad uscire di qui. In ogni dove penso.
Penso in ogni tempo. Penso al tempo che passa. Penso non sia del tutto inutile pensare a ciò che è già passato. Penso che forse è tardi davvero, poi però penso che no, non è mai troppo tardi. Vorrei evitare di pensare che non c'è più tempo. Ogni istante penso.
Ad ogni modo penso. Penso come posso, quel che posso. Penso che pensarci su sia già qualcosa. Credo che non tutti ci pensino, ma che troppi pensino di sapere tutto e prima. Non penserà mica di potermi fregare?! Non avrei mica pensato che potessi aver pensato male di te? E pensare che ci avevo pensato, accidenti. Oggi ti vedo sovrappensiero, cosa pensi di fare? Dimmi, ci avevi mai pensato? Pensiamoci su ancora un po', dai.
Avanti, senza troppo pensarci su.Pensare, pensare, pensare. La mia condanna è pensare. Se incosciente, sognare. E poi stare a pensare a quanto ho sognato. Non se ne esce. Non se ne uscirà mai. Oggi ho pensato che il mondo è dei furbi. E 'furbo' è una parola che mi piace sempre poco, perché ha qualcosa che me la fa sembrare sporca, disonesta. Allora forse il mondo è dei disonesti? Credo di sì. Perché? Perché lo dico solo oggi? Perché ho tante cose in testa, e vorrei mandarle via. Cose sporche, cose odiose. Cose disoneste, 'furbe'. Cose che dovrebbero andarsene a fare in culo alla svelta perché io devo studiare e non ho tempo per queste cazzate. Via. Via subito. EGS+AT+ASP+AIG?? PASSEGGIATA, che cazzo ci vuole? Che giochi idioti fanno in tv, eh? Cose disordinate, cose viscide mi riempiono la testa. Cose che mi alterano, ma grazie al sonno mi alterano poco. Sonno. Perché ho corso, sempre con la Elisa 3, che corre alla grande. 35 minuti. Le Mizuno? Retto bene, benissimo. Io? Retto abbastanza bene, ma siamo ad inizio stagione: il meglio verrà.
Il meglio verrà per la corsa. Per il resto non si sa. Dubito fortemente.Sba, Paola Pi, Cico e pras non mi leggeranno più per un paio di settimane scarse. E tra due giorni anche il Pivio non mi leggerà per un po'. Tutti in Sardegna. Ma avete presente che calo di visite? Avete presente che frustrazione per il mio counter. E quando torneranno, avranno voglia di leggere tutto ciò che si sono persi?
Mi lasciano qui con le cose sporche, disonest, 'furbe', ed io devo cavarmela da solo, cazzo. Non ce la farò mai. Mi lasciano qui sui libri, al caldo, col sonno addosso. Mi lasciano qui con un briciolo di voglia di piangere, tanto mi fa schifo tutto. No, Ilaria, non preoccuparti: sono sempre felice, e quando telefonarai ti risponderò felice come l'ultima volta. Però urlo dentro, silenziosamente. E mi nomino autonomamente guida di una nuova rivoluzione.
Nota postivia della giornata: ringrazio Michela e Davide (aka spinaccia) per la cartolina che mi hanno inviato. Grazie mille. Siete nelle mie grazie, e ciò vi porterà grandi e impensabili benefici.
Guiderò la nuova rivoluzione. La rivolta di quelli che 'furbi' non sono e non vogliono essere. Ora vi chiedete "che diavolo gli sarà successo?", ma la risposta è "nulla", perché nulla è successo a me, ma tutto mi accade intorno. Ed io non posso fare a meno di notare. E di vomitare.
[01.12]
ventinove_otto_duemilauno
SOUNDTRACK:
'I CAN'T GET YOU OUT OF MY HEAD' - KYLIE MINOGUE.
BACKGROUND:
FA
SEMPRE CALDO...
No no, Sba, non ci capisco più niente. Ma ora ho solo voglia di dormire. Il tempo di togliermi le mie nuove sberluccicanti Mizuno dai piedi, di pubblicare la foto del mio idoletto Kylie Minogue, di scrivere quattro cazzate per farmi un po' male, e poi sarò sotto il piumone [sì, dormo sempre col piumone]. Domani si imbottiglia la birra con Coppi e col pras, poi si studia, si corre con la superallenata Elisa 3, e poi boh, mi farò ancora un po' male pensando, pensando, pensando.
Unica nota positiva della giornata: ho ricevuto una e-letter da Isabel, che mi ha inserito tra i suoi link. Isabel ha un sito [cliccate su 'sito' per vederlo] che trovo fantastico, ed il fatto che mi abbia infilato lì mi dà più soddisfazioni di venti giri completi di contatore. Sì, ne sono onorato, ma non vorrei essere... sì... melenso, ecco... Quindi torniamo ai miei deliri... Però Isabel, tutte queste mie masturbazioni cerebrali... non ti fanno un po' paura?!
Non capisco più niente. Credevo di avere un pensiero indipendente, almeno per quanto riguarda la mie scelte più intime. Ma l'hanno violentato, e lui si è lasciato violentare compiaciuto. Sì, con violenza moderata mi hanno ficcato una cosa in testa. Vis, come la chiamiamo noi, quelli stanchi di studiare legge. Ora il punto è questo: ma se la cosa mi stesse bene così, cosa significherebbe?? Che l'inconscio già c'era arrivato? Che ho perso il controllo delle mie azioni? Che sono completamente scisso come personalità, da non sapere nemmeno ammettere a me stesso che questo va e questo non va? Che delego agli altri le scelte per il mio futuro [parola grossa]? O che appena qualcuno mi fa intravvedere uno spiraglio di luce, magari anche solo tanto per dire cazzate, io mi ci tuffo a pesce, tanto sono ridotto male?
Sba, provvedi tu. Decidi tu per me, poi io mi adeguerò. Perché non so che fare a 'sto punto, sai? E come il giocatore d'azzardo si affida alla pallina bizzosa della roulette, o alla prossima carta, di cui vede solo il dorso, io mi affido a te. Meno male che tu mi aiuti a riderci su. Cazzo. Tra poco andrai in Sardegna e di tanto in tanto [ma frequentemente] ti invierò aggiornamenti sul mio stato d'animo via SMS. Aggiornamenti che sei PREGATA di cancellare subito, come se si autodistruggessero in cinque secondi. Avrai l'ultim'ora su tutte le evoluzioni [nel senso circense del termine] della mia mente ballerina. perché devo UNO capire, DUE ripensarci, TRE illudermi di aver davvero capito, ed eventualmente QUATTRO decidere. Perché se è A, sono cazzi, ma cazzi e mazzi veri, perché no, non ci vuole proprio. No no no no, via via via. Se invece capisco che non è A [cioé che è B], allora ve bene, pericolo scampato. Non si perverrà ad alcun risultato, ma ho già detto che sono un ariete pavido, che pur di non perdere preferisco non giocare. Sarà colpa dell'ascendente.
Sto delirando, nessuno può capire. Io complico tutte le cazzate, tutte quelle situazioni che si risolverebbero in un 'Sì? No? Allora grazie e arrivederci. Piacere di averti conosciuta'. E voi continuate a preferire i disonesti, gli egoisti. Giusto così. Perché onesto è uguale a coglione e disonesto è uguale a padrone.
Ed io correrò pensandoci. Onesto. Coglione. Disonesto. Padrone. Io ci piango per queste cose. Perché non ammetto l'egoismo, non ammetto il tradimento, non ammetto la falsità. Scagliate le pietre contro la globalizzazione, contro gli USA, la NATO, ma non capite che il dominio che fa paura è un altro. Siete dei coglioni. Il nemico è altrove. Il nemico è addirittura dentro di noi. Ed è un nemico che vince sempre. La mia storia lo insegna. Il mondo è... è... di chi so io. Il mondo non è mio. Anche se me lo meriterei.A volte credo che il mio essere al mondo sia una missione. Io sono qui per far sentire felici gli altri, direttamente e indirettamente. La missione comporta che io mi diverta poco, peccato. Ma almeno tutto ciò ha un senso.
Per chi in questa triste sera volesse ridere, una cosa su tutte. Mizuno nuove comprate da un giorno e LE HO GIA' SPORCATE, CRISTO! Mizuno sberluccicanti come i pantaloni di Manu, già. Ringrazio Snoopy che me le ha consigliate.
Ora basta. Voglio una morte fatta di lenzuola, che duri almeno sei ore. Una morte senza sogni, che mi colga repentina.
[01.25]
ventotto_otto_duemilauno
SOUNDTRACK:
'I CAN BUY' - A CAMP. LA CANZONE DELL'ANNO. LA DEDICO ALLA RAGAZZA CHE NON
HO. NON VEDO L'ORA DI FARLA ASCOLTARE ALLA RAGAZZA
BACKGROUND:
FA
SEMPRE CALDO...
No no, Sba, non ci provare. Non cercare di capirmi perché poi va a finire che -non so come- ci riesci. E non va bene. Mi hai seduto con una sola domanda, te ne rendi conto? Con questo non voglio dire che tu abbia azzeccato o meno, però... però è meglio che non dica più nulla. Adesso non solo c'è gente che mi invita a pensare in determinati modi, ma c'è perfino chi riesce a capirmi al volo. Anche quando sono vago, anche quando dico e non dico. Questo vuol dire che sono divenuto prevedibile, anticipabile, o che forse -ed è peggio- lo sono sempre stato. Uh oh, ye ye ye ye yeah.
Tutto funziona troppo banalmente perché qualcosa possa affascinarmi davvero. E come gli avvoltoi che si strappano dal becco i brandelli di carne, stiamo ad aspettare i brandelli di carne caduti a qualcuno distratto, o già sufficientemente sazio. E questo continuo faticare ed affaticarsi cercando l'amore finisce per trasformare un nobile sentimento in un'esigenza e nulla più. Per questo tante volte ho deciso di farne a meno, sperando che almeno qui la selettività sia sinonimo di serietà. Già, la serietà... a cosa diavolo serve? Che cazzo mi ha portato essere stato serio [idiota, dipende dai punti di vista] quelle tre volte di più? Punti nel curriculum, un posto in paradiso, l'essere a posto con me stesso? Io dico niente, ma non potrebbe essere che così, perché io voglio che sia così. E Sba [sor]ride come quelli che hanno capito tutto. Tace tutta la sera, poi cinque istanti prima di andare via mi butta in faccia un punto interrogativo urlato sottovoce. Uh oh, ye ye ye ye yeah. Se non fossi stato seduto sul bordo del marciapiede sarei precipitato da molto più in alto. Direi dalle nuvole, se non fosse una frase fatta. Ma non è proprio così, sai? Cioé sì, ma no, non proprio. O forse è proprio solo banale così, semplice semplice. Boh... Queste cose, presentate così, si riducono a cose semplici, così semplici da sembrarmi quasi volgari. In realtà è molto diverso. Ma molto. Anche se... anche se basta, non ho nulla da aggiungere. Brava Sba, niente da dire. Ma la cosa va approfondita.
Oggi, proprio mentre correvo su viale, ho avuto modo di fare dal vivo gli auguri di compleanno che non ho potuto fare ieri. Oddio, auguri più che altro urlati, da un lato all'altro del viale, però penso siano arrivati a destinazione. Era al tempo stesso il minimo e il massimo che potessi fare. Se sono soddisfatto? Ho altro a cui pensare, sì. Tra parentesi ho corso con la Elisa 3 che DIO SANTO se corre! E domani devo comprare le nuove scarpe da running. Ci buttiamo sulle Mizuno? Mmmh...
E in ogni caso, caro pras, eccoti pubblicata la foto che mi hai spedito. Sempre per proseguire con la serie delle cantanti fichette...
E per tutto il resto, proverò a [non] dormirci su. Vero Sba?!
[01.10]
ventisette_otto_duemilauno
SOUNDTRACK:
'CANDY' - MANDY MOORE. A VOLTE CAPITA ANCHE QUESTO.
BACKGROUND:
CHE
CALDO... MA NON MI FARA' MALE STARE NELLA CORRENTE?
Continuiamo a farci del male pubblicando le foto delle cantanti amaracane. Ecco, caro pras, quella di cui non ricordavo il nome, cioé Mandy Moore. Te la metto qui a lato affinché possa competere con la tua adorata Nelly. Pivio, dal canto suo, si è un po' stufato di vedere la Furtado. Per cui annuncio che la prossima settimana sarà interamente dedicata a Christina Aguilera. Ringrazio Sba per il supporto morale in formato SMS. Stai tranquilla, topolona, ordinaria amministrazione: di tanto in tanto sbrocco. Quella cantante siciliana con la voce che mi porta all'isteria dice di essere confusa e felice. Io, invece, sono solo confuso, e confuso manco per il cappio. Lo sapevate che Mandy Moore odia i suoi grossi piedi? Pensate, ha il 43! Non so, c'è scritto sul suo sito. Infatti non so... mi telefonasse... non ci uscirei mica... sì, per via delle fette, cazzo. Comunque, Mandy porta il 43, e forse per via di questo è anche un po' confusa. Però io spero, anzi credo, sia felice. Io no. Io sono confuso. Oddio, a lei gireranno un po' le scatole per via di Britney, di Christina, di Jessica. Però dai, felice dev'esserlo per forza. A volte, quando sono proprio fuori di testa, penso che mi piacerebbe entrare un po' nella testa di queste stars adolescenti, giusto per capire cosa diavolo pensano. Ma ho già abbastanza lavoro con la mia, di testa.
Per esempio adesso sono confuso. Nel senso che non so cosa voglio. E l'argomento è sempre quello lì, quello che tutti -ma proprio tutti- si sono stufati di leggere nelle mie news, quindi evito accuratamente di menzionarlo. Sarebbe l'amore, là. Però sssst, come se non avessi detto niente. Ecco, sono confuso perché sento come se... come se qualcosa si stesse muovendo. Sarà come al solito qualcosa di illusorio. No, un attimo, non ho detto che... scusate un attimo ma ho visto la nuova assurda pubblicità dei tampax e mi sono deconcentrato, sorry... dicevo, non ho detto che ci siano nuove anime che mi ha fatto perdere la testa. Ho detto solo che c'è qualcosa che si muove. In me, non al di fuori. E come se... boh, non so descrivere. Tutta colpa di un paio di loschi individui -voi ben lo sapete, bastardi- che mi sconvolgono con affermazioni, prospettive, sceneggiature, e altri malsani artifici. Vedi Sba, se ci fossero novità saresti la prima a saperle. Il problema è che novità non ce n'è sono, perché mi sale la paura anche solo a pensare quali potrebbero essere, queste novità. Mi viene male se penso che attivando un solo semplice interruttore potrei scavarmi la fossa nel giro di poche settimane, ed io proprio non ne ho voglia, ma proprio neanche un po'. Non hai capito niente? E' ovvio: non voglio farti capire niente. Però a te queste cose le racconto volentieri, pur non lasciandoti capire. Perché so che tu ora spierai ogni mio minimo movimento fino a venire da me con quel sorrisino a dirmi ah sì, io lo so qual era la questione. Ma ce ne sono tante, di questioni. E anche se sei una brava topina indagatrice questa volta non ce la farai. Effettivamente il 43, anche per Mandy, è un attimo troppo. Io ho il 42 e mezzo, for example. A mandy i miei anfibi starebbero stretti. I miei anfibi sono una certezza, quelli sì. Perché scarpe da ginnastica a parte, sono le mie uniche scarpe. Però... io resto confuso... a volte la prevedibilità degli esseri umani mi spaventa. Io odio la banalità, in ogni sua forma, e le cose "telefonate" mi sembrano addirittura volgari. E mi stupisco nel notare quanto le mie previsioni si avverino sempre. Abbiate paura di me, quando vi guardo, perché vi scavo dentro. Nessuno si illuda di avere segreti: io ve li mangio tutti, i vostri fottuti segreti. Io ci sono già stato, là dove voi volete arrivare. Lo scrissi già tempo fa: l'inattività e forse la monotonia della mia esistenza -no, non è monotona per un cazzo, ma poteva essere meglio [ma anche peggio]- mi hanno consentito di fare questo grande studio dell'umanità, studiando a fondo i rapporti in cui mai ero coinvolto, esaminando ciò che potevo 'guardare ma non toccare'. Ed è per questo che so ogni cosa, che so leggere in uno sguardo. Poi trovo quelle persone impenetrabili, che mi spiazzano, mi intontiscono, e allora lì sì che mi trovo in difficoltà, assolutamente incapace di agire o di uscire dall'empasse. Lo sa la mia amica dai capelli rossi, vero?
Così oggi, mentre mi spaccavo i piedi sulle pietre fintamente tondeggianti del greto dello Stura, guadandolo di tanto in tanto, pensavo tra me e me quale sia la miglior via per fare un po' di chiarezza. E se c'è davvero bisogno di questa chiarezza, di questo accorciare i tempi, oppure se è meglio -come ho sempre fatto- lasciare che tutto [non] mi accada per volontà del destino. Pensavo, pensavo, pensavo, poi questa sera ho messo il naso fuori e... boh... ho pensato ancora, come penserò ora che vado a nanna. E' meglio correre o è meglio evitare le nasate contro i lastroni di cristallo? E che peso dare alle campagne di sensibilizzazione? [La capiamo in due]
Questa cosa è curiosa, perché è la prima volta che i consigli e le intuizioni altrui mi vanno a trapanare il cervello. Perché? Perché tutto questo? Ho perso la mia autosufficienza anche in questo campo? O la mia speranza si è messa a cercare appigli ovunque?? Siamo a questo livello di disperazione? Siamo davvero arrivati lì?
Proverò a [non] dormirci su.
No, cazzo, domani inizio a studiare secchissimo, quindi niente grilli per la testa. Testa sul libro e pedalare, anche rapidi. Unico svago concessomi -se svago può chiamarsi- sarà la corsetta di mezz'ora con una signorina che risponde al nome di Elisa 3 [ma quante Elise], che mi accompagnerà su e giù per il viale. Vietato sfigurare. Questa corre più di me, accidenti. Fisico in forma, niente vizi, rischia di doppiarmi. Lato positivo del correre con una bella ragazzotta sul viale: si ingenera la cosiddetta spirale positiva. Esempio. Tipe che corrono sul viale, mi scorgono con lei. Pensano: ma cosa ci fa quella tipa caruccia lì con uno del genere?? Scatta la curiosità, che come ben sapete è donna. Ed ecco ronzarmi attorno le povere sprovvedute, che cercano di carpire il segreto del mio lato nascosto, sempre più convinte che sia nascosto davvero bene. E vai con l'amplificazione dell'effetto. Da lì ha fino alla strage totale di cuori. Un piano criminale, ne sono conscio, e mi chiedo se sarò capace di gestirlofino alla fine.
Proverò a [non] dormirci su.
[01.23]
ventisei_otto_duemilauno
SOUNDTRACK:
'ROCK MY WORLD' - MICHAEL JACKSON.
BACKGROUND:
PRIMA
O POI IL MONDO SARA' MIO, TUTTO MIO, UAH AH AH AH AH.
Torna a grande richiesta una foto di Nelly Furtado, questa volta speditami dal pras. Qui è esploso questo grande amore per la Nelly, vai a sapere. Poi abbiamo un'altra Nelly -sarebbe Manu- che ieri sera era iper-attiva. Saltellava come un grillo qua e là ed aveva la lingua affilata come sempre. E come sempre, io sono la sua vittima preferita. Pazienza. Siamo andati al Povero ragno e poi -sigh- al Merengue. Oddio, abbiamo dovuto aspettare un pacco di tempo fuori, tanto che io pensavo più o meno così: MA CAZZO, perché per entrare in un posto del cazzo -dove vado solo perché c'è tutta la compagnia- devo ANCHE fare code?!? E' umiliante, credetemi. Stavo lì fuori, un po' fuori dalla calca, ed ecco che mi casca l'occhio su un orologio a led rossi: è pure il 26 agosto, cazzo. Comunque tanti auguri a tutti i nati il 26 agosto. Ricapitolando, mentre gli altri nostri amici erano già inside, Manu, Pivio, Coppi ed io siamo rimasti fuori per un'oretta, fino a che [come per magia] qualcuno è uscito da un'uscita di sicurezza senza poi chiuderla, e ZUM, tutti dentro. Io ho trovato subito il mio cuginetto Foxtrot, poi gli altri che ballavano nel solito settore, e poi meno male che avevo giocato una tripla su Pivio, perché sarebbe stata difficile ogni previsione. Eh sì, c'era una schedina da contollare, soprattutto in considerazione del fatto che la parola chiave di ieri sera era INGOIO. Ed io dicevo raga, fate attenzione, ma alla fine il mondo è tutto lì e non c'è nulla da fare. Il mondo è anche composto da quella razza schifosa priva di ogni qualsivoglia principio morale, della minima creanza, che è la razza albanese. Ho visto un gruppetto di parassiti albanesi intenti in qualche screzio -ah, loro adorano gli screzi-, tutto rientrante nel normale spintonamento che tanto li diverte. Li ho visti andare via dalla pista in fila indiana. Li ho visti cercare bottiglie di birra dimenticate sui tavolini, prontamente svuotarle e trasformate in armi. Ed eccoli ripartire in fila diretti là, verso la pista. Poi non li ho visti mentre spaccavano le bottiglie in faccia a qualcuno, ma ho visto quei qualcuno con la faccia imbrattata di sangue, che colando disegnava allegre macchioline rosse sul selciato. E gli schifosi già si erano dileguati. Belle scene, sì. Vorrei solo sapere chi devo ringraziare per tutto ciò. Vorrei sapere se sono uno sporco razzista io o se sono loro a rappresentare il marcio. Tra l'altro io mi sono preso un infarto, perché appena è partita la rissa ho sentito un gran rumore di vetri, e poi Coppi che mi fa "OCCHIO OCCHIO OCCHIO!" con una foga... non so... manco m'avessero lanciato una molotov. Quindi sono schizzato via alla velocità della luce, e poi mi sono sentito dire "Madonna, che coraggioso". Seeeeeeee. Io non so. Già l'altro giorno si correva sul viale, ed ecco che Coppi mi urla con tutto il fiato che ha in corpo "OCCHIO, OCCHIO, OCCHIO!" manca ci fosse un TGV in arrivo. E invece? Una bici a 20 metri di distanza dietro di me, che procedeva a velocità irrilevante. Ed io già pronto a tuffarmi nelle siepi, rendetevi conto. OCCHIO OCCHIO OCCHIO!
[14.09]
EUPHORIA
MAXIMA
IL SITONZOLO HA RAGGIUNTO [PER MANO DI EZIO]
LE 3.000 VISITE DAL 1° GENNAIO.
venticinque_otto_duemilauno
SOUNDTRACK:
'ROCK MY WORLD' - MICHAEL JACKSON. SI', IL NUOVO SINGOLO E' FUORI. AH, I
BEI VECCHI TEMPI...
BACKGROUND:
UN
PO' IL MALE MI E' PASSATO...
Tre aggiornamenti sono troppi, vero. Ma sono euforico vuoi per il nuovo record di penetrazioni nel sito, vuoi per l'uscita del nuovo singolo di Michael Jackson. Che sì, lo dico, era un mio idolo quando ero un teenager, ed ora proprio non mi va di rinnegarlo [come fanno tanti, bastardi]. Era solo per questo.
Qui le iniezioni di ricordi continuano ad arrivarmi tutte le parti, e sto pensando di fare murare in una stanza e tagliare tutti i ponti con il mondo, perché tutte le cose che mi stanno intorno hanno a che fare col passato, e nessuna mi parla di futuro, bollette a parte. Ah che fame di futuro, di prospettive di -eventi-che-di-colpo-ti-cambiano-la-vita...E invece è carestia. PERCHE'?! QUALCUNO ME LO SA DIRE?
[20.50]
venticinque_otto_duemilauno
SOUNDTRACK:
...
BACKGROUND:
UN
PO' IL MALE MI E' PASSATO...
Qui continuano a piovermi nel mailbox foto della bella Nelly, ed io le pubblico, nessun problema. Penso sia meglio di una mia foto, no?
Lunedì ho corso mezz'ora, mercoledì ho corso mezz'ora, venerdì ho corso mezz'ora. Oggi pomeriggio dovrei studiare ma non ne ho affatto voglia. Boh... cerco ovunque la forza per cominciare a concentrarmi sui volumoni che ho inutilmente aperto sulla scrivania, ma ho troppe cose a cui pensare.
Ma oggi è un giorno orgasmatronico, perché ricomincia il campionato. Una delle poche ragioni per cui mi piace vivere. Tutto ciò che non posso investire in amore ho deciso che quest'anno lo investirò nel calcio. Sarà il mio semplicissimo e poco pretenzioso surrogato della felicità. Ho deciso di trovare [rafforzare] una passione per sfogarmi un po'.
Qualcuna dirà: IL CALCIO?!? BANAAAAAALE. Frega un cazzo. Se qualcuna di voi condanna la mia [forzata] passione per il football ha solo da invitarmi a cena, ammesso che io sia disposto a venirci. Perché per un invito già mi sono perso la partita della vita, dei records, la partità del trionfo, e non credo che rischierei ancora. Ah, inutile dire che quell'appuntamente non è servito ad un cazzo, quindi era meglio se restavo a casa a vedermi i sei goals inflitti al Milan, perché almeno qualche emozione me la sarei portata dentro.
Nelly disapproverebbe la mia passione per il calcio, ma anche qui devo dire che me ne frega pochissimo, pochissimissimo. E' da un po' che ho iniziato a fare le cose che piacciono a me, perché piacciono a me. Prima facevo le cose che piacevano a tutti, poi ho cercato di fare quelle che non piacevano a nessuno, e adesso me ne sbatto di tutti e tutto e CERCO di fare come voglio io, ciò che voglio, per quanto tempo voglio. Ma ahimé, sono troppo buono. A volte mi sento il personaggio di un film di Carlo Verdone, buffo normalmente e ancor più buffo quando cerca di fare il rude incazzoso giunto al punto di collasso. Buoni si nasce, ed io sono rimasto fregato in partenza. Nemmeno un'illogica passione per il calcio riuscirà ad inaridire il mio cuore, come non c'è riuscito nulla fino ad ora, nemmeno le stronze che ho incontrato qua e là. Perché non si cambia più, siamo sempre lì: quel che è fatto è fatto. Se c'era qualcosa da aggiungere ad un'eredità da DNA, quel poco è già stato scritto indelebilmente, ed il fatto che io voglia/possa cambiare è una chimera e nulla più.
Ci si sente, magari più tardi.
[14.45]
venticinque_otto_duemilauno
SOUNDTRACK:
...
BACKGROUND:
H
O U N M A L E D E L L A M A D O N N A A A A A A !
A grande grandissima richiesta ficco a lato la foto di Nelly Furtado, inviatami dal Pivio. Che non solo mi ha INVIATO qualcosa, ma mi ha anche INVITATO nella sua casetta, a vedere un film che io ho portato, che pochi hanno seguito, che pochissimi hanno gradito. Ribadisco qui che "LOLA CORRE" è uno dei più gran filmoni degli ultimi anni. Poi se c'è gente che lo riassume così: E' una cazzata dove c'è una che corre tutto il tempo... beh, se c'è gente così io sono felice, anzi felicissimo. Perché ve l'ho già detto: quando qualcuno si schifa per le cose che piacciono a me, io sono extra-felice, e le apprezzo ancor di più. Nessuno deve apprezzare le cose che amo. Voglio essere l'unico ad amarle. Quindi "LOLA CORRE" fa schifo, e non guardatelo. Mai. Ma non sono incazzato, eh? Sono tranquillo, issimo. Questione di gusti: può piacere oppure no. Anche se... boh... i commenti da cineforum li vorrei alla fine, a film visto, e non ai titoli di testa. La casetta di Pivio è bella, il cagnetto è simpatico, l'atmosfera rilassantissima, davvero. Sì sì, mi è piaciuto eccome. Però ho male. Ho l'unghia dell'alluce sinistro che mi fa un male così grande che non potresti mai pensare che un'unghia, una misera unghia, possa farti così male. Invece sì. Tutta nera [ma anche un po' viola], è lì. Io guardo lei, lei guarda me. Poi io le chiedo 'ma perché mi fai male?' e lei mi dice 'sei tu il coglione che si è messo le scarpe strette'. Ok, vero, ma PRIMA non erano strette. Prima che mia madre le lavasse, sbagliando qualcosa. E stiamo lì a discutere un po', e io le metto un po' di ghiaccio sopra. Ma per lunedì, cara unghiona mia, devi guarire, perché lunedì ti porto a correre di nuovo. E non voglio saltare la sessione, cazzo. Eh, io io io... Io che apprezzavo la Chiesa solo per il fatto che è una delle poche monarchie assolute rimaste [cosa che mi fa tenerezza] cosa devo vedere? Devo vedere che la scomunica per Milingo non è partita!!! Ehhh, ma Dio è misericordioso, dicono loro... Dio perdona... Ma noooooo, è tutto sbagliato, dico io... ma più che altro a me cazzo me ne frega di vedere in ogni [santo] telegiornale 'sta coreana cicciona che si inginocchia in Piazza S.Pietro ogni mattina?!?!? MA COSA CAZZO ME NE FREGA? Perché mi dovete far vedere 'sta porcheria? Basta, dio santo! Capisco che ad agosto ci sono poche notizie, però così è troppo. Se cercate bene, qualcosa di interessante di cui parlare lo trovate.
Sba dice che il caschetto rossa di Lola [nel film] le ricorda qualcuno che ha visto tra queste pagine. Vero. Qualcun'altro [mi pare Antonio] mi chiede se ho iniziato a correre dopo aver visto questo film. Paola boxer -incontrata al supermercato- dice che sono un po' infantile ad incazzarmi con la sua amica ['l'essere più buono del mondo', dice lei], che non dovrei, non dovrei proprio. Coppi mi ha dato un parere sconvolgente su un qualcosa [so che stanotte non chiuderò occhio] che non posso dire qui, ma che mi fa un po' paura, pur essendo una normalissima cazzata. Intrepido mi chiede 'Ma ti stai baccagliando quella lì?' e anche lui mi lascia perplesso. Pras mi manda un messaggio così "Ciao. Se ti porto due cassette me le masterizzi su CD?", il che comporta uno sbattimento veramente grande. Però le foto della missione le metto appena possibile. Claudia mi dice di fare un salto lì in parrocchia, se non ho niente da fare. Purtroppo oggi avevo da fare io, sorry. Buona la prossima. Domani è il compleanno di qualcuno. Non ho buona memoria per le date ma quello -puttana eva- me lo ricordo sempre, con più anticipo del mio. Allora ti faccio i miei auguri, ma dato che sicuramente qui non ci vieni, chiedo a dadiel di provvedere lui e lo ringrazio. Cazzo, oggi mi è venuta in mente la grandiosa rovesciata che aveva fatto Cuore qualche anno fa, segnando un mitico goal... Se la ricorderà anche Nilu, a cui invio il mio saluto + i ringraziamenti per avere firmato il guestbook. Torna spesso a farmi visita.
Il mio sito ha una casa nuova, che si chiama TRIPOD. Non sto leccando il culo. E' che ogni tanto un trasloco ci vuole. Via i banners dalle pagine -come avete notato- e solo più una finestra pop up, che vi consiglio di non chiudere mai e di spedire in secondo piano. Così facendo non vi romperà le palle.Ok, ho esaurito lo slancio e vado a nanna, in cerca di nuove avventure oniriche.
[02.26]
ventiquattro_otto_duemilauno
[pensierino
prima della nanna]
SOUNDTRACK:
'IL MIO CORPO CHE CAMBIA' - LITFIBA
BACKGROUND:
BOH...
"Cos'è, cos'è questa sensazione? E' come un treno che mi passa dentro senza stazione. Dov'è, dov'è il capostazione? Sto viaggiando senza biglietto e non ho direzione. E' lei, è lei, che prende la mia mano, e mi accompagna in questo lungo viaggio, andiamo lontano. Ecco cos'è tutto il mio stupore, non è facile guardare in faccia la trasformazione. E' il mio corpo che cambia nella forma e nel colore. E' in trasformazione. E' una strana sensazione in un bagno di sudore, è il mio corpo che cambia, e cambia, e cambia, e cambia... Cos'è, cos'è questa sensazione? E' come un treno che mi passa dentro senza stazione? E dimmi qual è, qual è la mia direzione? Sto viaggiando senza biglietto nè limitazioni. E' il mio corpo che cambia nella forma e nel colore. E' in trasformazione. E' una strana sensazione in un bagno di sudore, è il mio corpo che cambia, e cambia, e cambia, e cambia..."
A cosa avete pensato leggendo il testo di questa canzone [magari sentita migliaia di volte]? Perché il mio problema è questo. Anch'io l'avevo sentita mille volte, ma oggi l'ho ascoltata. E non riesco a vedere altra soluzione: questa canzone parla della morte. E mi preoccupa vedere la morte ovunque. Ed è ancor più spiazzante vedere la morte ovunque ed essere felici come poche altre volte. Che sia pazzia? Mmmh... Non lo so... Prima con '(Don't fear) the reaper', ora con questa. Inizio a preoccuparmi. Per tranquillizzarmi vi dico subito che non ho intenzione di suicidarmi. Perché poi ci sono anche quelli che si preoccupano. A dire il vero i veri fans del sito non sono tanto schifati dai ricorrenti deliri, quanto dal fatto che -dicono loro- sono monotematico: donne donne donne. Donne che baccaglio più o meno velatamente, spingendomi a volte a toni nauseabondi. Naaaa, nessun baccaglio, miei affezionatissimi. Dio santo, se dovessi baccagliarmi tutte le dolci donzelle che compaiono qui sarei un essere ballerino e treeeeeeemendamente immorale...
Ma qualcuno di voi mi ha mai visto baccagliare? No, dico. Mi avete mai visto? Perché io non mi sono mai visto mentre baccaglio. Nè credo di averlo fatto negli ultimi anni. Le cose mi sono sempre capitate. E quando le ho segretamente cercate, non sono capitate. Vai a capire come funziona.
Qualcuna mi ha anche sgridato perché non mi sono dato una mossa in tempo utile, pensa un po'. Qualcuna mi rimprovera perché non sono in grado di prendere un telefono in mano per invitarla da qualche parte. Perché 'ho paura di disturbare'. Qualcuna mi ha detto che devo sbattermene della forma, della reputazione, delle buone maniere e forse anche del codice penale: quando c'è da saltare addosso, si salta. Qualcuna mi ha detto che a troppo cercare non si trova nulla. Qualcuna mi ha detto che per trovare bisogna cercare. Qualcuna mi ha detto che Atropina è molto più interessante di me. Qualcuna mi dice che io sono troppo... Qualcuna che sono troppo poco... Eppure... Nessuna capisce cosa sono davvero. Nessuna prova a pensare che tutto quel che mi anima è sempre la cosa più logica, più lineare. Non scrivetemi addosso trame intricate, perché sono semplice come uno spaghetto. Ma complesso al tempo stesso. Sì, non sono facile da capire, avete ragione voi. Però provateci, provateci lo stesso. Mi si apprezza alla distanza, non DA DISTANTE. Avvicinatevi pure.Domanda: usi il sito per fare il galletto con le tipe? Risposta: come vedete ho tempo a sufficienza per scrivere qui sopra ogni notte. Avessi qualcosa da fare, la notte, non avrei tempo per scrivere. ERGO: il sito non mi serve ad un cazzo perché sono solo come un cane rognoso.
Domanda: ma avrai qualche conoscenza femminile... Risposta: un mare di 'conoscenze femminili', che non implica [NEL MIO PECULIARE CASO] nulla di ulteriore. Vedi ad essere onesti?! Vedi a tener troppo al proprio 'curriculum affettivo'? Vedi?
Domanda: ma come fai a stare da così tanto senza ragazza? [realmente postami da un ragazzo, con conseguente umiliazione in pubblica piazza ed additamento quale MARZIANO] Risposta: ti ringrazio per la domanda. Come faccio? Eh boh... leggo, scrivo, suono, studio [ma meno], faccio giardinaggio, a volte salgo anche sui campanili con un fucile di precisione e sparo a caso tra la folla. Poi arriva la SWAT e finisce tutto in commissariato.
Domanda: com'è fatta la tua donna ideale? Risposta uno [da usare con le ragazze]: boh... quando incontrerò quella giusta capirò che è lei, e allora te lo saprò dire... potresti essere anche tu, chissà... Risposta due [per i ragazzi]: gambe da sballo, spalle larghe, belle mani... e tutto il resto lo lascio al caso... non sono poi così esigente come si narra.
Domanda finale: credi nei colpi di fulmine? Risposta: no, credo nella fame... e non parlo di quella del terzo mondo. Però una volta mi è capitata una cosa simile, sì. C'era una ragazza stupenda che mi fissava da tre ore nella sala d'aspetto del dentista. Mi sono fatto avanti... e poi mi chiama mia madre e mi dice "Dai che sono già le otto... forza... hai dormito abbastanza". Grazie mamma.
E se la mia ragazza fosse la morte? E soprattutto, la morte ha le spalle larghe e le gambe da sballo?
[01.35]
ventitre_otto_duemilauno
[sì,
ancora il ventitre]
SOUNDTRACK:
...QUELLO CHE CAPITA... OGGI NON HO PARTICOLARI PRETESE IN FATTO DI MUSICA.
TUTTE LE PRETESE SONO INDIRIZZATE ALTROVE, IN ALTRI CAMPI. QUALI? BOH...
LASCIATEMI STARE CHE SONO ANNOIATO. FELICE, MA ANNOIATO. SUCCEDE. SUCCEDE?
SI', FORSE SUCCEDE.
BACKGROUND:
NON
HO FATTO UN CAZZO E MI SENTO IN COLPA. MA SONO NERVOSO, NON RIESCO A CONCENTRARMI,
CAZZO. COSA MI STA SUCCEDENDO?
Étienne Étienne, Étienne
Oh! Tiens-le bien
Baisers salés salis
Tombés le long du lit
de l'inédit
Il aime à la folie
Au ralenti
je soulève les interdits Oh!
Étienne, Étienne
Mmh! tiens-le bien
Affolé affolant
Il glisse comme un gant
Pas de limite
au goût de l'after beat
Reste allongé je vais te rallumer
Aïe
Étienne...
Étienne, Étienne, Étienne
Oh! tiens-le bien
Alléché, mal léché
Accolés tout collés
Très alanguie,
je me sens étourdie
Toute alourdie,
mais Un très grand appétit Oh !
Étienne, Étienne, Étienne
Oh! tiens-le bien
Délassé, délaissé,
enlacé, élancé
Si je te mords
et encore et encore
Quand dans le dos
Je souffle le mot : Oh!
Étienne!Scrivo rapido rapidissimo perché mi sento in colpa come un ladro bastardo, in quanto l'unica cosa da me prodotta nella lunga giornata è stata la birra, che ora giace nel fermentatore e fra poco inizierà a gorgogliare. Glu glu glu, ed io testa china a studiare lì di fianco, io che ho voglia di fare qualsiasi cosa tranne studiare. Glu glu glu è lo stesso rumore che fa il mio cervello in questi giorni, che pensa pensa, elabora, sviscera, fischia. Glu glu glu, qualcuno mai volesse venire a sentire che verso fa la birra che fermenta può farlo tranquillamente. Le curiosità vanno soddisfatte. Quasi sempre. I capi di questa birra che sta venendo su sono [in ordine di apparizione a casa mia]: Cico, Pivio, Michele [che adesso si fa chiamare pras], Coppi, Sandokan. Avverto che fino a che non mi avranno dato fino all'ultima lira, la birra resterà qui, presso la mia dimora. Inoltre volevo dire questo: pras, l'hai mescolata da schifo. MesTolata bene, ma mesColata da far pietà. Nel caso la suddetta bevanda alcolica [4,5 gradi] non riuscisse bene, ricorda a tutti che la colpa è addebitabile a Cico, che aprendo il barattolo del malto ci ha lasciato cadere il tappo dentro. Sono cose che è giusto dire e quindi io l'ho fatto. Sandokan questa mattina è [quasi] caduto dalla bici nei dintorni della doppia rotonda di Piazza Torino. Se per caso qualcuno dei lettori, passando, l'avesse visto, è pregato di farsi vivo perché cerchiamo gente con cui ridere di gusto della cosa. Per la cronaca si è sbregato i pantaloni nell'interno coscia. Altre cose? Ah, ho ricevuto due cartoline. La prima di Alby, che mi ha inviato il consueto oracolo che ci si scambia ormai da qualche anno [accademico]. Ringrazio lui e la co-firmataria Sonia, ricordando ad Alby che è un bastardo perché non solo si laureerà prima di me, ma ha anche la ragazza. La seconda lettera-cartolina è invece opera di Ali. Esatto, quella Ali di cui parlavo spesso un po' di mesi fa, tanto che più d'uno avrà pensato 'Ma sarà amore?'. Non lo sappiamo, comunque la ringraziamo per la cartolina. Molto coreografica, eh? Sì, ne ha di fantasia la ragazza. Ci piaceva, poi è scomparsa. Oggi uso il plurale majestatis [sempre ammesso che si scriva così. Fatevi avanti latinisti].
Ma lo sapete che stanotte ho dormito pochissimo? Poi ho fatto un sogno strano, in un aeroporto. perché non ricordo con chi ero e cosa ci facevo. Boh. Una volta ricevevo più cartoline. Ilaria, ad esempio, una potrebbe mandarmela. Eeeeeh, ma vai a sapere le strade del mondo, le pagine del destino, i vortici dell'esistenza, le vie del Signore, i labirinti dell'umana condizione. Poi non ne so più. Mi sono anche rotto le palle di modificare la struttura del sito, perché poi non ho più tempo per scrivere le news, che sono il fulcro della mia opera web. Però non so che dire. Dio che confusione che ho in testa. Ho solo voglia che i giorni finiscano, che arrivi domani, e quando arriva domani ho voglia che finisca anche quello. E nonostante ciò sono felice, così felice che stupisco anche la gente quando rispondo al telefono. Tutte le robe che mi sconcentrano dovrei riversarle qui, ma nessuno le leggerebbe. E nessuno le capirebbe, perché ogni giorno mi tocca constatare di avere attorno a me un paio di individui che non capiscono un cazzo. E l'ignoranza porta alla diffidenza, la diffidenza all'odio, l'odio alle bassezze. Che non mi tangono, ma mi fanno incazzare parecchio. Ora basta, il tempo è scaduto ed Ezio mi aspetta su una panchina del campo da calcetto: mi sa che vuole picchiarmi. Che faccio? Vado? Resto? No, vado. Ezio non mi picchierebbe mai, io lo so. Magari il PC me lo fonde, ma picchiarmi mai. Scherzi a parte si va là per fare due parole, anche perché in ICQ non l'ho più visto. Assente ingiustificato.
Parlando di ICQ, mando i salutoni al mitico onda, il livornese esportato ad Ibiza, che mi sa che è dipendente da internet quanto me. Okkio alla bolletta. Non ho ancora capito se hai scelto 'onda' per via della Versilia o perché vendi le moto ed hai dimenticato un'acca. Me lo dirai. Ma non fare la foto alla tipa di prato è stato un grave errore, gravissimo. Ah già, devo finire la narrazione delle vacanze, la MISSIONE [02]. Leggetevi la storia fino al quinto giorno, che gli altri tre li completo appena posso.
[20.45]
ventitre_otto_duemilauno
SOUNDTRACK:
'ETIENNE' - GUESH PATTI. DI NUOVO, SI'... A NASTRO CONTINUO, FINO AL RINCOGLIONIMENTO
TOTALE. FINO A QUANDO NON LA ODIERO'.
BACKGROUND:
FA
CALDO, POTEVO STUDIARE DI PIU', PERO' HO CORSO MEZZ'ORA CON COPPI E NILU.
LINGUA A TERRA, MA QUANDO SI FA SUL SERIO IO NON MOLLO. SEBBENE FOSSI[MO]
DISINCENTIVATO/I DA UN'ASSENZA DAVVERO PESANTE, CHE CI HA FATTI PASSARE
DA RINGALLUZZITI A GONFI, COME SEMPRE. COL COPPI
SI E' ANCHE STUDIATO, SEMPRE A MADONNA DEI BOSCHI. UN BAMBINO MI HA ANCHE
TIRATO UNA PALLONATA DELLA MADONNA. STANNO ANCORA RASTRELLANDO LA ZONA,
MA NON CREDO CHE TROVERANNO MAI IL CADAVERE. IN COMPENSO I MIEI GATTI HANNO
AVUTO UN LAUTO PASTO, QUESTA SERA. CARNE TENERA, TENERISSIMA.
Laetitia, la mia amica francese di ICQ, è stata gentilissima ad inviarmi il testo di 'Etienne'. Alors, ma cherie, je t'envoye des bisous partout! Merci! In cambio -perché lei mi ricatta costantemente- le ho dovuto inviare una foto recente, scattata alla partenza della mega camminata che ho riassunto nella MISSIONE [1]. Anzi, vi invito a fare un balzo proprio lì, perché ho finito la parte [fino ad ora mancante] del DEBRIEFING, in cui svelo tutto [ma proprio tutto] sulla cazzata più grande dell'estate. Evviva.
Il sito, come avete visto, è in totale restyling. Ma non dovresti studiare? Sì, dovrei, è vero. Comunque state assistendo ad un miscuglio di strani colori, a prove di vario genere, a pagine vuote ed altre cose così. Tutto finirà antro metà settembre, spero. Ma passiamo alle cose serie...
Cosa scrivo questa sera?
Già mi hanno rimproverato perché ieri sera sono stato troppo 'melenso'. Qua uno non può fare un po' il poeta che o passa per gay o fa la figura del baccagliatore di provincia, cazzo. Questa sera vorrei parlare di... non lo so. So che domani si fa la birra. Che domani devo studiare. Che devo farmi da mangiare. Che devo fare la spesa. Che non so programmare in javascript, cazzo. Che ho già detto troppe volte cazzo. Che non sapevo che Pivio fosse del '75. E poi? Che è curioso notare come il mio sito vada a periodi. Sì, ci sono un paio di nomi che compaiono costantemente, uniformemente distribuiti, ma tutti gli altri durano un po', magari una stagione, e poi scompaiono. Mai -ripeto MAI- per colpa mia. Solo tre mesi fa parlavo di soggetti che adesso stento a ricordare, pensate un po'. Non è triste? Cioé, a me fa incazzare questo ricambio ciclico di facce, e nella vita cerco di evitarlo il più possibile, ma a volte realizzo che c'è gente che vive davvero così, come gli zingari. Un anno gira lì, l'anno dopo gira là, e i fatidici 'migliori amici' cambiano con una velocità impressionante, velocità che mi fa dubitare seriamente dell'opportunità di definirli 'migliori'. Io ho deciso di far fuori tutti quelli che vogliono solo sfruttarmi. E già ci sono stati i risultati. Ma non torniamo sul punto. Torniamo a parlare del fatto che questa sera non so cosa diavolo scrivere, ed è brutto. Sarà colpa del javascript. Il javascript è come la kriptonite: mi ciuccia tutte le forze, accidenti a lui. ma si può spendere un pio d'ore a cercare di far aprire una cazzo di finestra in modo che faccia così e così? poi certo che non ho ispirazione.
Non so, parliamo del fatto che... boh... l'estate non ha portato alcuna fidanzata, che significa che posso festeggiare un anno di astinenza bella pulita. Altro che Guesh Patti, va. Qui siamo più a livello 'Santa Maria del cammino', altroché. Ma perché, io che ho una dannata mente da peccatore, non riesco a peccare? Che poi mi tocca passare per buono e serio, e mica mi va molto. Dunque l'ultima... esperienza risale ad un anno fa. Non fu una storia ufficiale, però... oddio... ci siamo capiti. Solo che... cacchio... non so che scrivere. Oggi mentre correvo non è spuntata Ilaria con il body attillato. Nah... alt... Ilaria non corre con il body attillato. Ilaria corre con cose larghe. Me lo sento. Forse neanche corre. Forse lei è ferma ed è tutto il resto che le corre intorno. Non lo so. Avrà le Nike o le Adidas? No, cazzo, è importante saperlo! So che Alby è d'accordo con me. Non ho capito, e allora cazzo ci andavo a fare da Footlocker invece di andare a sentire procedura penale se poi non posso neanche disquisire sulle scarpe degli altri? Ma Ilaria avrà mai corso sul viale? Su quello stesso viale che dico io? Oh, poi basta parlare di Ilaria che poi dicono che sono pazzo di lei, ed io non ho ASSOLUTAMENTE intenzione di darle questa soddisfazione [uah ah ah]. Io non sono pazzo di nessuno. Forse un po' di Guesh Patti, ma solo poco. Solo il martedì e il mercoledì sono pazzo di lei, ma gli altri days no. Gli altri giorni sono pazzo e basta. Dicono. Loro dicono. Gli altri dicono. Boh, dicano. Forse però no, magari Ilaria non corre col body, ma con i fuseaux sì, che lasciano scoperto un lembo di caviglia. Le avrà le calze? Eh, qui già non so più. Cosa mi ricorda quel lembo di caviglia... Una delle più grandi stronzate mai fatte nella mia vita. Sembra una cazzata pure a dirsi. Appena lasciatomi con la mia ex ero lì nei pressi con una pistola ad aria compressa e con tanta voglia di ammettere a me stesso che avevo fatto una cazzata e di saltarle addosso subito urlando 'sono un coglione, perdooooooono'. Con una pistola in mano? Sì, sono un maniaco pazzo, lo so. Niente, lei era seduta su un muretto con le gambe a penzoloni, proprio con i fuseaux, il calzino, e il meraviglioso lembo di caviglia che faceva capolino. Ricordo solo che presi la mira convinto che tanto mai e poi mai avrei fatto centro... e invece... vedere il pallino rosso, pronto a diventare viola, sulla caviglia che fino al giorno prima avrei non dico leccato ma quasi mi aiutò a capire UNO quanto posso essere coglione quando mi ci metto, DUE che puttana eva avessi dovuto fare le olimpiadi non lo mettevo nemmeno in sagoma quel colpo, ma in questo caso subito, medaglia d'oro, vaffanculo... TRE, che l'avevo persa per sempre, senza possibilità di recuperare terreno o cos'altro. Ricordo ancora la sua smorfia stizzita quando il pallino giallo colpì la pelle, indovinando il giusto percorso tra mille che poteva fare. Bravo coglione.
Corro anche per dimenticare questi miei crimini. Ma non c'è tribunale che mi dia la morte per questi errori che mi sono seminato dietro? Forse la condanna sta nel ricordare, e vi garantisco che è sufficiente, perché già per questa cosa che oramai mi stava passando di mente riesco a sentirmi merda come non mai. E non potrò mai chiederle scusa per questo. Neanche mi interessa chiederle scusa per come l'ho lasciata, ma per quell'episodio sì. E poi perché NON RIESCO A TOGLIERMELA DALLA TESTA. Oddio, le donne che leggono poi dicono 'no, ma questo è ancora troppo preso da quella là', e mi snobbano o mi evitano. Ma non c'è una [o anche due] che può cancellarmi quella là dalla testa? Una volontaria non c'è?
Cazzo, l'ho seppellita due giorni fa [vedi news] e adesso questo affascinante Lazzaro è già fuori dal sepolcro a mettermi in crisi. Ma com'è? Dovrei fare come in un bel film, cioé prendere il telefono e chiamarla alle 3 di notte?? Già, ma nei film poi finisce bene. Qui no, qui finirebbe malissimo. Come in un film francese. Madonna che tormento. Mica me lo scrollo più di dosso 'sto fantasma. E parlo del fantasma, mica di lei. Lei non la conosco [più], ma il suo fantasma sì, ed è fatto di ricordi. Che non hanno più senso per nessuno se non per me. Che sono pazzo... e non so cosa scrivere. Mi presenti la tua amica? Mi presenti tua cugina? E cosa scrivo adesso? E venerdì correrò ancora, e passerò davanti alla bocciofila, annusando l'odore di soffritto di cipolle. E poi? Perché correre? Perché no?
[02.03]
ventidue_otto_duemilauno
SOUNDTRACK:
'ETIENNE' - GUESH PATTI
BACKGROUND:
...NON
HO VOGLIA DI SCRIVERLO. E' GRAVE?
Pivio dice così. Dice che solitamente di Manu si guardano gli occhi, che hanno un colore stupendo, ma questa sera i nostri sguardi erano tutti catturati dal colore dei suoi pantaloni, aderente stagnola modello gianduiotti. Dice lui, 'catarinfrangenti fatti pantaloni'.
In questa rarissima foto -che lei stessa ci ha fornito, con masochismo encomiabile- la vediamo intenta in una delle sue rare fumate. Pare siano quattro o cinque, dice lei. Io stentavo a riconoscerla, eppure è lei, con i capelli lunghi.
Coppi chiede se qualcuno sa perché codesta fanciulla non beve [più] il cointreau. Io so che le piace la birra, e che se facciamo una gara a chi beve di più ho pochissime speranze di spuntarla, perché a me basta una media per dimenticare la tabellina del sette, ma lei ha una resistenza allucinante. E pras dice che lei è la sosia di Nelly Furtado. Io so che è in gamba, anche se ha la tendenza a massacrarmi con le sue cattiverie [livello scherzo, non preoccupatevi]. Io [lo dico sempre per la SIAE] le ho registrato un po' di cassette con il meglio di Battisti. Selezionato appositamente per lei. Le sono piaciute, le ha consumate a forza di farle andare avanti e indietro. E volle sdebitarsi per questo favore, offrendomi un gin tonic in discoteca. Io lo accettai... però... cazzo, lo avevo fatto volentieri, non volevo niente in cambio, davvero. Ma lo accettai, non so perché. Ero contento di esportare la mia musica preferita nelle orecchie di Manu, perché il mio famosissimo sesto senso mi diceva che nulla sarebbe andato sprecato. Non stavo sprecando tempo, lei è in gamba. E il tempo mi ha dato ragione: le ha ascoltate e riascoltate. Ed io non dimentico che quel cocktail non era affatto necessario, e mi è rimasto lì. Te lo giuro, sei stata gentilissima, ma sapere che le hai ascoltate e che ti sono piaciute è ciò che conta davvero, perché io erro per il mondo e cerco di inculcare -per quanto mi è possibile- la musica di Lucio ed i testi di Mogol. Solo che allora, davanti al bancone del bar mi sembrava inutile e spocchioso stare a spiegarti tutto questo. Te lo spiego ora, o te lo spiegherà qualcun'altro per me. Tipo Pivio. Sono cazzate, lo so, ma mi restano impresse come null'altro al mondo. Mi chiedessero cosa cazzo ho studiato oggi non lo saprei dire, ma questo episodio e mille altri ancor più insignificanti all'occhio del comune mortale mi urlano dentro senza sosta alcuna. Ti devo un cocktail, mi sa. Senza cointreau.
Domani [ma in realtà è già domani adesso] lei e il Pivio andranno a farsi un giro in bici, ed in contemporanea il gonfio [Coppi] ed io [più gonfio di lui, guai a chi dice 'vero!'] andremo a farci una corsa sul viale, aitanti come non mai [there is a reason]. Trenta minuti, esattamente come lunedì scorso. Trenta minuti. Ero a pezzi, giuro: continuavo a chiedere al mio compare quanto manca, quanto manca, quanto manca. Debito di ossigeno assurdo. Per noi, se tutto va bene, la corsa di domani sarà la ricompensa dopo un lungo pomeriggio di studio presso Madonna dei boschi, circondati da bambini rompicoglioni e da merenderos in pensione, tutti dotati di pentola a pressione, che litigano e bestemmiano tra loro per via di una boccia che non va a punto, o perché il compare stronzo ha montato un sette a scopa.
Però anche stasera non sto scrivendo bene, cazzo. Vai a sapere da cosa dipende l'ispirazione. Quando corro sul viale, mentre corro, mi viene da pensare che mi piacerebbe se Ilaria comparisse lì, di colpo, per poi iniziare a correre al mio fianco, con più grinta di me, senza fiatone. Guardandomi come per dire 'di cosa ti stupisci?' per poi scoppiare a ridere appena giro la testa, scuotendola. Probabilità che accada: nulla. La normalità, la consuetudine, sono cose che non esistono in alcuni dei rapporti che ho con persone a cui sono comunque legato. Ah, loro mica lo sanno che mi sento legato a loro, perché faccio tutto da solo, in my fuckin' head. E mi fa incazzare che tutti leggerete queste righe senza ascoltare la canzone che ho indicato come soundtrack. E non va bene. Come fate a capire cosa provo mentre butto giù 'sta roba senza la stessa musica nelle orecchie? Mmmmmh la la laaaa nananananananaaaaaa. Chi se la ricorda quella stordita di Guesh Patti? Noi dicevamo alla prof di francese che c'era una tipa che cantava in francese, tutti fieri per aver trovato un motivo, seppur esile, per gallarci del francese, schiantati dal dolore per non essere capitati in una sezione dove si studiasse l'inglese. E la prof diceva ah sì... sì, ho sentito... ma... non è niente di speciale. Censura. Quei testi non si potevano tradurre, marpiona la prof. Furba lei.
Ed io? Poco furbo di sicuro, ma ora vado a nanna. Devo dormire. Domani si studia, si corre, si compra il malto per la birra.
Faccio notare che il sito si sta riempiendo di novità. Stiamo dando nuovi colori a queste pagine, e perdonateci la transizione del periodo verde col periodo blu, che può causare inconvenienti e confusione. Ho aggiunto -e poi ci lavorerò- le pagine delle FAQ [frequently asked questions, ossia le domande che mi avete fatto più spesso, o che sento che volete farmi ma non avete abbastanza palle], delle NEW FEATURES [dove metterò tutte le novità della struttura del sito, cosicché possiate sapere dove andare a sbirciare la novità]. La parte dedicata ai FRIENDS è stata sdoppiata in FEMALE FRIENDS e MALE FRIENDS, e sto aggiungendo profili a manetta. Ho anche introdotto una pagina intitolata FIDANZATA PAGE, e già il titolo dice tutto. Molta carne al fuoco, ma da qualche parte stiamo andando, keep the faith. I friends provvedano a farmi arrivare le foto e le due righe autobiografiche, mi raccomando. La pena potrebbe essere [anzi sarà] un irreparabile ritardo nell'esplosione della vostra popolarità. Cazzi vostri, come si dice a Oxford.
[02.36]
ventuno_otto_duemilauno
SOUNDTRACK:
VARIE SONG, CONTENUTE IN UNA COMPILATION CHIAMATA 'MILLENIUM'. LE PIU' BELLE
DEL MILLENNIO... MAH...
BACKGROUND:
PRAS,
NON E' AFFATTO VERO CHE BLU SU NERO E' MENO RIPOSANTE CHE VERDE SU NERO.
Qui a fianco vedete immortalata Natasha, la mia fida automobilina, prima che le sapienti mani del meglio-carrozziere-di-cuneo (sì, ho la casco) la facessero tornare come nuova, anzi più bella. Certo, torto mio, però se 'sto pisello a cui ho tagliato la strada avesse sterzato un minimo invece di mettersi le mani davanti alla faccia forse i danni sarebbero stati minori, don't you think? Ora occhio all'aggancio che faccio... dunque... Da sempre i motori fanno coppia con? Le donne, bravo te là in fondo che hai risposto. E di donne -guarda la novità- andiamo a parlare. Non vi va? Frega pochissimo. Donne. Come dicevo oggi pom, qui si va a cambiare vita, e allora santi numi seppelliamo una volta per tutte tutti 'sti fantasmi in gonnella che tornano periodicamente dal passato, una volt per... per? Tutte, bravo sempre te là in fondo. Mi scrive un lettore che mi pone la seguente domanda due punti aperte virgolette MA SIAMO SICURI CHE LE RAGAZZE MERITINO TUTTO IL NOSTRO INTERESSE? Ma siamo sicuri che tu, caro lettore, abbia capito di che pasta è fatto l'Atropina (giù i cappelli), signore nonché padrone di questo sito? Io dico di NO. Ma se tutto il mio interesse andasse speso nei dolci corpicini + dolci cervellini di queste magnifiche ragazze che mi circondano TANTO PER INIZIARE ne avrei una, e se proprio non he avessi una non starei certo qui a scrivere cazzate, ma andrei open air a baccagliarmi tutte quelle che passano, fino a che, per la legge dei grandi numeri e/o per l'intervento della divina provvidenza (che non va mai in ferie), una la troverei. Quindi non è che io investa tutte le mie energie in quel campo, come è chiaramente testimoniato dai risultati, mi pare. Però certo, questo lettore legge i miei deliri qua sopra, quasi sempre relativi alle ragazze che non ho avuto o a quelle che ho avuto e non avrò più, e può -dico può- pensare che io abbia solo quello per la testa. Ma forse hai ragione te, sai? Non stiamo qui a raccontarcela, dai... magari hai ragione te. Magari, solo magari, non ti cissare subito. Per definizione io non do mai ragione a nessuno, specie a chi mi dice che penso solo a coricarne una. Scherzo.
Affrontiamo il problema nella maniera corretta. La mia psiche malata ha giocato ad un gioco infernale per un po' troppo tempo. Ho avuto una sola ragazza nella mia lunga esistenza. Di ragazza vera, intendo, solo una. Storia lunga, sì, poi colpo di testa mio ed ho perso tutto. Cioé, di lei mi sono rimaste una cassetta -duplicata, lo dico per la SIAE- di Masini ed una battaglia navale portatile (oh, prima o poi te le riporto, keep the faith). Ed anche tanti ricordi, e il gioco era proprio questo: fare finta di essere ancora pazzamente innamorato di lei, fare finta che aspettarla avesse un senso, e giustificare la mia involontaria astinenza con queste nobili ragioni cavalleresche. Eppure sono convinto che una qualsiasi ragazza mediamente carina e con un caratterino un po' meglio del suo (non è difficile) me l'avrebbe fatta dimenticare in men che non si dica. Ho giocato, Claudia [Claudia è la mia amica psicologa, nda], ora te lo confesso. Lo confesso anche a dadiel, a Cuore, a tutti. Veniva bene fare la parte dell'innamorato cronico, tutto lì. Mi calzava bene. Eccolo lì, quello serio, quello che c'aveva la tipa, che poi si sono mollati, ma lui da quel giorno lì mica ne ha più trovata un'altra. Mi piaceva la parte. Ah bè, se lei tornasse davvero? La prenderei subito, al volo, ma... chissà chi sei adesso. Ne varrebbe la pena? Naaaaaaaaaaaah. E lei l'ho lasciata per chi? Ma lasciamo solo stare, per favore. L'ho lasciata perché -ascoltate che fa ridere- da un po' di tempo mi ero accorto che pensavo troppo ad un'altra tipa. Ed allora, onesto e coglione, ho pensato bene di prendere la famosa 'pausa di riflessione', poi trasformatasi in una rottura. E poi? Poi quella a cui pensavo troppo ha pensato bene di mandarmi a quel paese ALLA GRANDE, e non sto a dare ragguagli perché so che le spese processuali costano. Le donne prima di questa grande storia d'amore contano? Cioé, da che classe si comincia a contare? Se vi dico che all'asilo ce le avevo tutte ai miei piedi, fa media? Allora, cancelliamo la tipa che avevo in prima elementare, che penso non conti. Oddio, prendeva la pillola, ma non contiamola, ok. Terza quarta e quinta elementare a secco. Prima e seconda media nisba. ATTENZIONE, in terza media scatta la fidanzata, che è la sorellona (nel senso di sorella maggiore, non sei sovrappeso) di Luisa. Bella storia, finita quando le nostre strade si sono divise: lei allo scientifico ed io al più modesto ITIS. Poi c'è stata L, o sì. In gamba quella ragazza, veramente in gamba. Io la ammiro ancora oggi, anche se ci si saluta appena. Sono portato a parlarne bene perché era all'occhio. Ed aveva quattro anni meno di me, il che mi dava qualche problemino a livello di codice penale, ma niente di più. Oh, durata pochissimo, però ho un bel ricordo, quasi bellissimo. Un giorno o l'altro se mi gira male glielo dico, toh. E finalmente si arriva a V (quella di cui parlavo prima), distribuita in due tranches. Durante l'interruzione LEI ha trovato un supplente, ed io ho perso tempo con una che mi ha mandato a quel paese dicendomi "sai, non credo di meritare un ragazzo come te". E ripristinare la pena di morte per casi come questi? No? Poi seconda tranches con V, e poi il patatrac. E poi? Lunga astinenza. Poi F, sorella di dadiel (metti giù il coltello). Durata della storia: tre giorni, quelli necessari per capire che non c'entravamo un cazzo l'uno con l'altro. Meglio tardi che mai. Dopodiché inizia la serie dei tentativi impossibili. Prima sono stato catturato dalla più giovane e poi dalla più vecchia delle mie ex sorelle preferite. Ah, ne ero pazzo, specie della più grande, e ovviamente sono rimasto a bocca asciutta (sentimentalmente parlando, non sono così materiale, cazzo). E resta da annoverare l'immane cazzata: l'essere uscito, l'anno scorso, con una stronza di diciassettenne isterica e rompicoglioni (STRONZA, TI RICORDO CHE MI DEVI ANCORA VENTIMILA... E VISTO CHE NE HAI, CACCIALE FUORI). Bravi va, tutti a dire "queste ragazze moderne sono un po' troppo calde". Seeeeeeeeeeee, calde. Avevo sempre sognato di andare in montagna in tenda con una ragazza, e ci ho portato lei. Quello che non potevo immaginare è che lei si sarebbe addormentata verso le 19.30 circa, ed io fuori a bestemmiare ed a fumare cicche, accendendo la prossima con il mozzicone della attuale, perché avevo pure scaricato l'accendino. Ovviamente non ho citato tutte le cose da una sera e via (due episodi), perché sono cose deprecabilissime che io condanno apertamente, uah ah ah ah. Nè considero le "infatuazioni" virtuali: ci sono state pure quelle ma... mi lasciano lì, basito. Se ci penso mi viene pure da ridere. Boh. Mi sento idiota. Per quanto debba constatare che ho conosciuto più ragazze grazie alla rete che non live, ultimamente.
Facendo un breve riepilogo, in ventisette inutili anni di vita, per una, due, tre, quattro, cinque volte ho avuto il piacere di dire a qualcuna "tu sei la mia ragazza", indipendentemente dal fatto che loro abbiano provato piacere o meno nel sentirselo dire. Che prestazione deludente. Madonna, ridotto tutto così a cifre e statistiche mi rendo conto di essere stato deludente. Ci saranno tutti i miei avi lassù, indignati alla grande, e timorosi che la discendenza si concluda con me. Raga, c'è tempo. E al limite c'è sempre la provetta.Oggi tutte queste le seppelliamo. Come fidanzate. E partiamo alla ricerca di nuove anime, senza che questa sia l'unica attività che caratterizza la mia esistenza. REQUIESCANT IN PACEM. Una prece. [Coppi dimmi se la citazione in latino è corretta o meno, thanks.. che qui mi sparo delle grezze...]
SOUNDTRACK: 'WUTHERING HEIGHTS', KATE BUSH [KATIA CESPUGLIO]
Ma se devo parlare di qualcosa, io adoro parlare di donne. Nessuno potrai mai capirle, ma vi giuro che studiarle è quanto di più affascinante ci sia al mondo. Proprio stasera ero al telefono con uno degli esseri più interessanti che possa capitarvi di incontrare. E se siete in gamba come me a non farvi trarre in inganno da una bellezza disarmante, se quella bellezza la date per acquisita e passate oltre, vi si apre un mondo, impossibile da esplorare ma così desiderabile da mettersi a fare i capricci sbattendo i piedi. E se il fascino stesse solo nel fatto che di lei conosco poco? Meglio restare affascinati o meglio avvicinarsi per guardare meglio e -puff- il fascino scompare?
Io resto qui, a lanciar messaggi con la scusa di fare esercizi di stile. Sono un figlio di puttana, me ne rendo conto. Vigliacco, dico le cose qui e mica ce l'ho il coraggio di dirle a quattr'occhi. Hai ragione tu, Ilaria, nel dire che io ed Atropina siamo diversi. E poi ho ragione io a dire che dovevamo conoscerci a diciott'anni, come hai ragione tu a dire che al limite sono io che devo proporti un invito per un caffé, come ho un po' di ragione anch'io quando ti dico che io non telefono perché so che non ti troverei, e anche ti trovassi, ne hai di tempo per me? Tutto quello che posso fare è rispondere felice al cellulare. Ognuno ha una sua suoneria, sul mio cellulare. E quando è suonata la tua, stasera, ed io ero là a far friggere le frittelle di salmone, non ricordavo nemmeno più che quella fosse la tua. Poi tu mi chiedi perché sono felice. Beh, non di sicuro perché sto cucinando frittelle, e non ho neppure fatto sei al superenalotto. E pensa, non ho nemmeno trovato la fidanzata. Sono felice perché ho letto ILARIA CELL sul display, e non capita spesso, lo sai. Così, mentre tu sei lì a chiederti com'è che sono la prima persona felice che ti risponde al telefono, io mi chiedo come possano, tutti gli altri, risponderti con scazzo, mezzi annoiati. Allora lo vedi che tutto è relativo? Allora lo vedi che chi ha pane non ha denti? Allora vedi che sono di nuovo qui a dire tutte le cose banali che dico da tre anni? Telefonate, rose blu, caffé freddi. C'è troppo freddo, te ne accorgi?
Ma non potrebbe essere diversamente. Tu hai le idee chiare, io adoro sconvolgermele. E allora va bene così, assumimi in piccole dosi. Però fa sì che queste dosi non siano trascurabili, perché in quel modo non ti servirei affatto.
La prossima volta che i nostri binari d'acciaio si incontreranno ti farò dieci domande. Sei pronta?
E guai se risponde ancora quello là in fondo!
[02.14]
venti_otto_duemilauno
[THE POINT OF NON RETURN]
SOUNDTRACK:
'IT'S TOO LATE' - CAROLE KING -- 'DIAMONDS & RUST' - JOAN BAEZ.
BACKGROUND:
OGGI
SI STUDIA. SI DOVEVA STUDIARE. MA LA MATTINA L'HO TRASCORSA A CONCENTRARMI
SUL DA FARSI, CHE E' UN MODO ELEGANTE PER DIRE CHE NON HO COMBINATO UN CAZZO.
MA LA PREPARAZIONE DI UNA NUOVA ERA E' UN RITO: TAGLIO DI CAPELLI, DOCCIA
PURIFICATRICE, RITOCCATINA AL PIZZETTO. POI SI METTE IN ORDINE LA STANZA
E SI TOGLIE TUTTA LA POLVERE ARCHEOLOGICA STRATEGICAMENTE STRATIFICATASI
QUA E LA'. POI LA VOGLIA DI DARE UN VOLTO NUOVO A QUESTE ANTICHE PAGINE.
E ALLORA VIA CON IL RESTYLING, CON NUOVI COLORI. ED E' SOLO L'INIZIO DI
UNA NUOVA EVOLUZIONE, CON LA SPERANZA DI ARRIVARE FINALMENTE AD UN PUNTO
CERTO. MA COL GRANDE TIMORE DI ABBANDONARE TUTTE LE COMODITA' CHE L'INCERTEZZA
COMPORTA. OGGI MI SONO SVEGLIATO E COSA E' SUCCESSO?. HO DETTO 'CRISTO SANTO'
HO VENTISETTE ANNI'. ME NE SONO ACCORTO QUESTA MATTINA, USCENDO DALLE NERE
LENZUOLA [PER I PATITI DELL'IGIENE, NERE PERCHE' SONO EFFETTIVAMENTE NERE].
ULTIME CICCHE, ULTIME PIGRIZIE, ULTIME VOLTE PER TANTE PIU' O MENO PIACEVOLI
ABITUDINI. ANCORA UNA VOLTA TENTO DI SALUTARE IL PASSATO ASCOLTANDO DOLCI
VOCI DI DONNA, IN QUESTA STANZA DI VECCHI MOBILI, VECCHI DISORDINI, VECCHI
RICORDI [CHE ACCIDENTI, SONO SEMPRE LI'] E VECCHI GIOCATTOLI. HO VENTISETTE
ANNI E TEORICAMENTE [SE OTTIMISTI VOGLIAMO ESSERE] SE N'E' ANDATO UN BUON
TERZO DI VITA. ORA INIZIAMO A PENSARE ALLA TORTA RESTANTE. LE MODALITA'?
CI DEVO PENSARE. SI DOVRANNO TROVARE NUOVE COSE A CUI PENSARE E NUOVE COSE
PER LE QUALI EVITARE DI PENSARE. NUOVE VIE DI FUGA, NUOVI VIZI, NUOVI TRAGUARDI.
CHE BELLA PAROLA BANALE. T R A G U A R D I. QUELLI CHE FANNO FELICE LA MAMMA
E METTONO D'ACCORDO TUTTI. I TRAGUARDI DEI 'SI', MA INTANTO...', DEI 'COMUQUE...'
E DEI 'SEMPRE MEGLIO CHE...'. ARRIVA IL GIORNO IN CUI TI TOCCA CONSTATARE
CONTRO VOGLIA CHE SEI CRESCIUTO, CHE SEI UN BIMBO GRANDE. E QUESTO GIORNO,
PER ME, E' QUESTO NUVOLOSO VENTI AGOSTO DEL 2001 ANNO DEL SIGNORE. ANCHE
SE PENSI CHE NO, ORAMAI NON SI CAMBIA PIU', ORAMAI QUELLO CHE E' FATTO E'
FATTO, ORAMAI SONO COME SONO, NON TI DEVI ILLUDERE: C'E' SEMPRE TEMPO PER
TRASLOCARE DAL FINTO PARADISO A QUALCOSA DI PIU' O MENO DIVERTENTE. R E
S P O N S A B I L I T A', ACCIDENTI COME TI FREGA QUESTA PAROLA.
MA CIO' CHE MI CAMBIA DAVVERO E' TUTTO RACCHIUSO IN QUEL VERSO DELLA PENULTIMA
CANZONE.
REDEFINE HAPPINESS. RIDEFINISCI
IL CONCETTO DI FELICITA', SE MAI FELCITA' ESISTE.
L'ESPERIENZA PROSEGUE, MA PER VIE DIVERSE... [ma
hai ragione tu, a dire che non si cambia più].
E così decido che d'ora in poi scriverò solo quando avrò voglia di scrivere. Oddio, capiterà spesso, ma meno spesso di prima. Perché? Non lo so. Oggi è così, si cambia aria. Sono soggetto a questi grandi progetti di cambiamento, che solitamente si risolvono in un nulla di fatto. Però mi diverto, e allora mai mi reprimo. Perché dovrei?
Alle ore 19.00 Coppi mi attende per la prima corsetta post-estate. Siamo malconci, ne sono conscio, ma correre ti libera la mente e ti scarica la rabbia. Dalle ore 19.00 scatta anche la dura riduzione del tasso di nicotina nel sangue, e cerco disperatamente vizi sostitutivi, a condizione che siano più salutari. Per esempio la liquirizia, ne ho già fatto scorta. Ma se guardo ad un futuro più prossimo, alle 15.00, un po' controvoglia, aprirò il libro di Diritto Penale II, ed insieme passeremo dal petting a qualcosa di più serio. Finora si è scherzato, si è ronzato attorno all'indice, si è constatato come ci siano alcune pagine in cui le note [da saltare a piè pari per definizione] occupano più spazio del testo, si sono fatti mille conteggi e frazionamenti di pagine, paragrafi e capitoli. Ora è tempo di passare alle maniere forti.
Cancellare molte cose, soprattutto qualche persona. Lo so, ritorneranno, ma non sarà certo merito mio o delle mie azioni. E' sempre il caso che ci governa, e il caso attenderò, senza attenderlo. E ci sono altre persone da cercare, per riempire i vuoti. E mille -forse un milione- di cose da fare. Per quelle c'è tempo e fantasia abbastanza, non c'è problema. A stanotte.
[15.23]
Quelli che spaccano
il culo ai passeri
dICIANnOVE.zEROoTTO.dUEMILAuNO
bACKgROuND:
UNA DOMENICA COME TUTTE LE ALTRE...
SoUNDtRAcK:
"FINO ALLA FINE", PAOLA E CHIARA. MI SONO SVEGLIATO TROPPO
RINCOGLIONITO PER QUALSIASI ALTRA COSA.
All
our times have come |
Non
temere il mietitore. Ridefinisci il concetto di felicità.
40.000 uomini e donne ogni giorno. Noi possiamo essere come loro.
Questo è il succo dell'allegra canzone qui a lato, scritta
dai BLUE ÖYSTER CULT anni or sono e ripresa recentemente dagli
HIM, che l'hanno trasformata in un lento e gotico duetto. Consiglio
ai miei affezionatissimi di scaricarsele. Il buon Lesh
mi ha prestato il cd degli HIM, e così sono qui ad ascoltarlo.
A dire il vero questa canzone non mi mette una grande allegria,
ma va bene così. [1]
UNIVERSITA':
meno 22 giorni all'esame di Diritto Penale II. Si ricomincia
a studiare secco. Novità
per la fine della stagione? Un progetto c'è: devo cambiare
hi-fi. E dato che passo una gran parte del tempo della mia inutile
vita ad ascoltare musica, questa volta vorrei comprare qualcosa
di serio. Però mi hanno anche detto che non devo scrivere
queste cose sul sito perché poi i ladri vengono a svaligiarmi
la casa. Ma vengano pure, li attendo. Ieri il Coppi
(quello che non ha il Flash) mi ha accompagnato in un negozio specializzato
in alta fedeltà qui in Cuneo. Siamo stati trattati -non so
perché- come dei signori. E dire che eravamo tutti e due
in pantaloncini corti, abbastanza messi male, boh... Hanno iniziato
a farmi uno spiegone mega, coinvolgendo poi anche lui, e intanto
mi riempivano di cataloghi di ogni tipo. Praticamente avevo due
persone, una per lato, che mi facevano discorsi assolutamente indipendenti,
costringendomi a lavorare in multitasking. Poi sono scattate le
domande imbarazzanti del tipo "Lei aveva già qualche
idea?", seguite dal noioso spiattellamento delle specifiche
dei vari accessori, di cui credo di aver compreso l'1% circa. Poi
hanno iniziato a parlarmi di un impiantino da quattordici milioni
e mezzo. Ieri
ho anche accompagnato Sba a
comprare il regalo per pras.
E abbiamo optato per uno scanner, dopo che, la sera prima, gli ho
fatto il terzo grado per sapere cosa diavolo volesse. E adesso lo
immagino in casa, a smanettare con il suo nuovo giocattolone. Ah,
va detto che il regalo era per il quinto anniversario di fidanzamento,
complimenti. INVITO
ANCORA UNA VOLTA TUTTI COLORO CHE HANNO UN RITRATTO NELLA SEZIONE
FRIENDS DEL SITO AD INVIARMI IL LORO PERSONALE COMMMENTINO SU SE
STESSI, E DI FARLO VELOCEMENTE. GRAZIE.
|
sEDICI.zEROoTTO.dUEMILAuNO
bACKgROuND:
...
SoUNDtRAcK:
...
Oggi avrei molte cose da mettere qui, verde su nero. Eppure il tempo stringe. E però io sento davvero il bisogno di parlare di tutto ciò che in questa afosa giornata mi è passato per la testa. Se considerate, miei affezionatissimi, che in una giornata media io penso più di quanto dovrei, e supero la soglia di molto, ma di molto molto, oggi devo ammettere che ho pensato in maniera smisurata, quasi sfacciata. Forse addirittura MALATA. Cerco si smetterla, con questo brutto vizio, ma nulla mi distrae: posso mettere su un film, un cd, posso telefonare a qualcuno, posso sverginare un libro che da troppo tempo giace illibato sugli scaffali della mia tetra stanza, ma niente mi impdisce di scrollarmi dai lobi cerebrali quei maledetti fantasmi che sono la mia gloria e la mia rovina.
SoUNDtRAcK: (DON'T FEAR) THE REAPER - HIM. CONOSCEVO LA VERSIONE DEI BLUE OYSTER CULT, MA QUESTA...
Vorrei
parlare soprattutto di donne, guarda che novità. Perché
Pivio dice che è convinto,
convintissimo di trovare la donna entro il 31 agosto. Io, dal canto mio,
ero convinto che l'avrei trovata entro la fine del 2001, e questo significa
che ho ben quattro mesi di vantaggio su di lui. Questo misero vantaggio
è l'unica cosa che un po' mi consola. Ma cosa cazzo volete che
mi cambino la vita questi quattro mesi, dai... siamo obiettivi. Manco
ce l'ho in mente la donzella da assediare. E questo forse è un
bene, certo, perché noi disdegnamo un po' le cose programmate.
Sono troppo selettivo, e in più il 2001 mi ha insegnato a fuggire
dalle ragazze egoiste, da quelle che ti usano, da quelle che ti pigliano,
ti mollano dopo un po', poi ti ripigliano, sempre a scadenze regolari.
Delle ragazze che hanno grandi progetti senza grandi basi di partenza,
senza la cognizione di dove e quando i loro bei castelli in aria crolleranno.
Diffido sempre da quelle che mi parlano degli ex, o di quelle che non
riescono a togliersi un ragazzo dalla testa e spendono tutta la loro vita
a sperare, ed a riversare tutta la loro ballerina fiducia in chi dipinge
loro un minimo spiraglio di luce verde speranza. Dio, se ne diffido. Poi
diffido da quella che mi dice che sono bravo, tanto bravo, bravissimo,
ma molto più bravo di tutti i suoi ex messi insieme, e soprattutto
più bravo del suo attuale ragazzo.
Ma dove cazzo è la MIA ragazza? Dove si nasconde? Pivio,
tu l'hai vista? Coppi, Sandokan,
Lesh, ne avete notizie? Ma c'è
per caso qualcuno che ha anche il coraggio di dire che non me ne meriterei
una? Da quanto dura questa cazzo di astinenza? E cosa c'è che vi
spaventa tutte? E cosa vi annoia? E cosa ti fa dire, Ilaria,
che Atropina, quello virtuale, è meglio dell'Atropina live? E tutte
le anime che se ne sono andate dove sono finite? Dove ho sbagliato? Mi
conveniva saltarvi addosso subito, evitando di intontirvi di parole? Dovevo
farmi avanti subito, sfacciatamente e villanamente, conscio del fatto
che alla fine miriamo tutti a quello? Devo adeguarmi alla massa? Ah, cazzo,
io che cercavo di distinguermi... allora ho sbagliato tutto, puttana eva.
E 'puttana eva' lo posso dire oppure dà fastidio a qualcuno? L'imprecazione
che effetto fa sulle ragazze? Piace, fa duro, oppure è demodé?
E che differenza c'è tra una diciannovenne ed una venticinquenne?
Che l'unica differenza sia soltanto l'ora del coprifuoco? E il portafogli
che peso ha? E' meglio quando pesa o quando non pesa? E Claudia?
E poi... Subito subito a letto o prima ci si conosce un po'? ma conoscersi
serve? A cosa serve? E conoscersi troppo non fa forse paura? E non fa
più paura pensare che qualcuno sa di lei ciò che io non
so, e mi piglia per il culo come un matto? E perché oggi non mi
ha telefonato? Dov'era? Mi ha detto che c'era. Cristo. C'era. Eppure no,
non c'era. Mi tradisce? Mi prende per il culo? O forse è solo indecisa?
Me o lui, lui o me? E c'è un terzo? Ma la sua amica non è
forse meglio di lei? E ho la faccia di lasciare lei per la sua amica?
E lei ce l'avrebbe la faccia di lasciare me per sbattersi il mio amico?
E se se lo fosse già sbattuto, così, senza dire nulla? E
le ex? Quanto dura il lutto? Dopo quanto mi posso presentare con la mia
nuova tipa davanti lla ex? Sarà ancora presto? Dove finisce la
libertà e dove inizia il rispetto?
Ma dov'è la mia ragazza? E come si prescinde da tutte queste immani cazzate?
Ilaria, mandami un SMS per un coffee agli Angeli, prima che chiudano per ferie a settembre. Sai che Pivio -che tu non conosci- era convinto, da come parlo di te, che noi due fossimo amiconi di lunga data. Quando gli ho detto che ci siamo visti due volte e mezza è caduto dalle nubi. Non sarà che ti ho idealizzata troppo? Mhhh... d'altronde, in mancanza del reale mi tocca inventare.
qUINDICI.zEROoTTO.dUEMILAuNO
[FeRRAGoStO]
bACKgROuND:
...
SoUNDtRAcK:
...
Odio
le feste, si sa. Ma oggi, almeno per un attimo, mi sono divertito, mi
tocca ammetterlo.
In questo periodo sto lavorando parecchio, e in più c'è
lo studio che si fa pressante. E così ho pochissimo tempo per aggiornare
le news e terminare il racconto delle MISSIONI UNO e DUE. Ma presto questo
sito sarà completo, lo garantisco.
Grosse novità non ci sono: nessuna sorpresa, nessun colpo di scena,
nessuna nuova donna entrata a gravitare nel mio sistema vitale. Nessun
nuovo hobbie, nessuna nuova scoperta in campo artistico (chessò,
un regista, un gruppo, uno scrittore fuori dalle righe), nessun ritorno
del passato, che solitamente mi incalza ed ora sembra essersi dimenticato
di me. Ma tutta questa calma ha un nome: agosto, e più che calma
è una noia. Aprile è bello, maggio anche, e giugno forse
li batte tutti. E settembre? Settembre, vi dirò, non è male
neanche lui. 'Sti quattro mesi che ho elencato vanno benissimo per trovare
la mia fidanzata, ne sono sicuro. Me lo sento a pelle, sì. Uno
in una situazione come la mia (leggi disperata) non dovrebbe stare a fare
troppo il difficile in fatto di tempi e di stagioni, lo so, ma la perfezione
è la mia ossessione. Perché non dare importanza anche alle
condizioni temporali della genesi di un amore? Non mi vengano a dire che
un amore di dicembre è bello come un amore di aprile, non ci crederò
mai. La genesi conta, conta eccome.
Ora
vado ad elencarvi i prossimi intenti artistico-letterari:
[1] scriverò una lettera alla
ragazza che non ho.
[2] cercherò di darci dentro
a più non posso con il cinismo, perché essere cinico mi
piace un mondo.
[3] su consiglio di pras
(aka Michele, e preciso che 'aka'
significa 'also known as') curerò di più l'aspetto sonoro-musicale
del sito, dando un po' più di indicazioni sul cosa ascoltare durante
i vostri momenti di relax (e se li passate su questo sito son ben contento).
Ed ha ragione pras, l'aspetto soundtrack
va curato. Lui addirittura propone di indicare i dieci dischi della settimana,
dieci piccole stanze in cui rifugiarsi dopo aver fuso il cervello alla
scrivania, o in fabbrica o chissà dove. Non è malaccio come
idea, ma chi non li ha? Se li procura, è un'idea. O glieli procuriamo
noi. Ma sì, che scatti questa benedetta collaborazione. Per esempio,
a Ilaria ho spedito un cd con un po'
di canzoni, le stesse che mi avevano ispirato i passati commenti. Lei
forse ha gradito, o diciamo che a me piace pensare che un po' abbia gradito.
Mi piaceva pensare che avrebbe ascoltato la stessa musica per cui io vibro
e mi consumo (perché scrivere fa malissimo, ve lo garantisco).
Lei, col suo solito fare charmante, come se fosse un dialogo concepito
per un film, mi ha fatto capire che un po' le è piaciuto. Ah, ma
cazzo, lei non si sbilancia mai, mai e poi mai. Ha quella freddezza che
mi fa paura, e che -a quanto dice lei- non spaventa solo me. A volte mi
viene l'atroce dubbio di non andarle neanche troppo a genio, e questo
mi dispiacerebbe. Perché non posso non piacerle almeno un pochino,
visto che oltretutto non mi conosce troppo bene. Ma tutti gli sforzi che
faccio per farmi un po' più di pubblicità senza sembrare
invadente -cosa che detesto- non mi portano da nessuna parte. Allora scrivo
due righe qui sopra, dicendo al vento quello che vorrei dire a lei, ma
con la consapevolezza di chi sa che tanto prima o poi lei leggerà.
E allora forse poi ci sarà una telefonata a tratti interrotta da
passaggi in tunnel autostradali di cemento, e se la ruota gira dal verso
giusto ci sarà anche un veloce caffè, caldo o freddo non
importa. Noi stavamo parlando di musica o sbaglio? E com'è che
adesso siamo qui a parlare di Ilaria?
Che Ilaria sia musica per le orecchie non lo metto in dubbio, ma... ah
no, ecco, l'esempio del cd. Sì, mi piacerebbe che chi legge le
mie news avesse nelle orecchie la stessa colonna sonora che ho io quando
le scrivo. O che magari qualcuno di voi mi dicesse "Sai? Ho letto
le news con questa canzone sotto, e rendeva... dio se rendeva bene".
Ilaria mi ha mandato un SMS in cui
mi diceva che le piaceva la canzone dei No Doubt (don't speak), ed io,
da gran deficiente, mi sono accorto tardivamente di essermi sbagliato,
registrandole l'MP3 incompleto. Così la invito ufficialmente a
presentarsi un bel pomeriggio da me, che le do un bel cd con la versione
completa, con scuse incluse. Vero è che a caval donato non si guarda
in bocca, ma quando faccio le cose le faccio bene, e questa imperfezione
mi ha mandato in bestia. Per venire a casa mia non è necessario
prendere appuntamento. Basta arrivare qui, suonare il campanello ed attendere
un po'. Sicuramente non risponderò, al che voi farete per andare
via, ma io, che già vi attendo sul balcone, vi chiamerò
a gran voce, dicendo DAI, VIENI SU, sistema che mi consente di non trovarmi
sullo zerbino gente tipo testimoni di geova, malconci ed incazzati venditori
di roba tipo lotta comunista (che va giusto bene a pulire i vetri), o
comunque gente che non mi va di vedere, e per ora la lista degli indesiderati
comprende ben tre soggetti. Anche perché, cara la mia bionda economista
(mia si fa per dire), se ci diamo appuntamento come la prima volta, che
non ci siamo trovati a 20 metri di distanza, siamo belle che panati, come
dicono quelli colti. E a proposito di musica, ora sto ascoltando DIAMONDS
AND RUST, JOAN BAEZ, canzone che anni or sono mi fu presentata
da una ragazza di nome Axxxx, che
fino a poco tempo fa riempiva queste news, visto l'entusiasmo che riversavo
in lei, ed ora non mi saluta neanche più quando mi passa sui piedi
in macchina. Giusto così, perché sono troppo buono, ed i
troppo buoni coincidono con i troppo fessi, almeno nel mio caso. E-mail,
telefonate, promesse di corse sul viale, di corsi di tango, di biscotti
allo zenzero, seeeeeeeeeeeeeeee... aaaah, non devo pensarci o mi incazzo
sul serio. Via, potare i rami secchi, via via via. E mica provo odio,
strano. Provo solo una grande delusione, perché noto come ci siano
soggetti a cui importa fare, solo fare, indipendemente da chi starà
al loro fianco mentre lo fanno. Progetti inquietanti di gente a cui frega
veramente un cazzo degli altri. E se penso che io ho mandato a monte progetti
pur di stare con qualcuno... accidenti come siamo tutti diversi, cazzo.
Così poi mi viene il dubbio che il coglione sono io davvero. Comunque
grazie ancora per l'unica cosa utile che hai fatto per me, cioè
per la canzone che hai aggiunto alla mia discoteca. Forse compensa un
po' il fatto di aver distrutto quel minimo di autostima che mi restava,
ecco. Perché vedersi ignorati da un giorno all'altro non è
esattamente una cosa piacevole. E sei pure recidiva, cacchio. Sai, a volte
mi piace girare la frittata e pensare che sei tu che ti stai perdendo
qualcosa di grande. Eppure, anche facendo tutti i corsi del mondo, non
credo che questa cosa riuscirai più a restaurarla. Magari una bella
angolierà del '700, magari una cornice antica quanto Cavour, ma
non questa amicizia che non c'è mai stata. Grazie per Joan, ed
è l'ultima cosa che ho da dire.
Stavo parlando di progetti ed eccomi a parlare di donne. E' buon segno, c'è roba in cantiere. Peccato che siamo quasi a 2/3 del 2001 e non è ancora successo un cazzo. Con chi devo prendermela?
tREDICI.zEROoTTO.dUEMILAuNO
bACKgROuND:
...
SoUNDtRAcK:
...
Solo una veloce capatina per pubblicare un capolavoro di un caro friend
...perché porca miseria, Andrea è davvero bravo. Finora avevo visto i suoi quadri, le sue sculture, le sue candele, anche qualche foto, ma quelle che mi ha inviato via e-mail sono fantastiche, ed a me piace questa in particolare. Li ha ghiacciati così, come fossero atleti intenti in un gesto sportivo. E' stato cronista d'assalto ed ha salvato dalle grinfie di cinque omaccioni i tredici rullini con le sue opere. Io gli faccio un po' di pubblicità perché se la merita. E pubblicizzo le foto, non le pietre. Bravo Andrea, hai scoperto la tua strada, sono contento per te.
E poi vado a letto perché oggi sono incazzato.
dODICI.zEROoTTO.dUEMILAuNO
bACKgROuND:
...
SoUNDtRAcK:
...
Allora... nella mia assenza (breve), please leggetevi la ricostruzione delle mie vacanze, che lenta lenta procede. Come si fa? Andate sul menu in MISSIONS e voilà. Ci sono già ben tre succosi giorni da leggere.
RIFLESSIONE NOTTURNA
Per
cinque giorni mi assenterò dal mondo, e forse anche da queste pagine.
E poi tornerò, dopo il caldo di ferragosto, dopo questa festa mezza
inventata che va assolutamente festeggiata. E chissà perché,
non me ne frega un cazzo. Le novità? Nessuna. Oddio, la vacanza
ad Ibiza mi ha arricchito di esperienze, di conoscenze. Anzi, di mezze
conoscenze, perché molte anime che ho trovato laggiù forse
non le incontrerò più. Sono tornato qui con troppe cose
da scrivere, con la voglia di dare una svolta a tutto una volta di più.
Ho già riaperto i libri ed ho già iniziato a lavorare. E
queste, però, sono tutte cose banali, banalissime.
Ho deciso di rompere definitivamente -ma definitivamente davvero- con
quella persona che già mi aveva fatto incazzare qualche tempo fa,
perché non si può davvero continuare così. A volte
mi arrabbio con le persone come per punirle, come se privarle del mio
affetto rappresentasse una sorta di pena da scontare. In realtà
io non conto un cazzo, e perdere uno come me non è nè grave
nè preoccupante. Io non valgo niente, e non valgo più di
un altro. Soprattuto per lei non valgo niente, lei che pensa a divertirsi
e dei compagni di divertimento non gliene importa più di tanto.
Lei che mi offende con questa sua meschina ricerca del futile, del posticcio,
del luccicante. Neanche il disprezzo, o il silenzio: avrà il mio
sorriso ipocrita, tutto il mio falso appoggio in ogni cosa che farà.
Avrà le mie parole pesate, non una di più, non una di meno.
E tutte prive di significato, esattamente come ciò che insegue.
Io pagherò con la stessa moneta che ho ricevuto finora, l'unica
che ha saputo offrirmi. Un trattamento così lo accetto da una tipina
di cui non mi frega un cazzo se non la possibilità di portarmela
a letto, ma da un'amica no. E lei tale voleva essere, me l'ha detto con
mille proclami, ma sono solo promesse al vento, ed è un vento che
soffia forte e le porta subito via. Non se ne accorgerà neppure,
di questo cambiamento (a meno che Claudia,
come già in passato, gliene parli. Sei autorizzata), anzi mi troverà
ancora più ginnico di prima, ancor più simile ai suoi amici
ideali. Così vivremo entrambi felici e contenti, con la differenza
che io sono stato fregato, solo io.
Potare i rami secchi. Ho già chiuso con due sorelle, nel 2001.
Ora si chiude anche con questa. Infantile? E' infantile stare qui a pensarci
troppo ed a cercare giustificazioni, come se non fossi sicuro di cosa
sto facendo, o come se desiderassi che si buttassero ai miei piedi a chiedere
scusa. Dovrei farlo in automatico, chiudere e via senza troppe dichiarazioni
sventolate qua e là. Fare come tutti i mortali, che si allontano
quatti quatti da ciò che li schifa o semplicemente non li diverte
più. Si dice cambiare aria, ma a me in automatico non riesce. Tendo
ad essere abitudinario, in amicizia. Non ho cicli, non ho migrazioni,
non faccio salti mortali. Sto bene con chi sono, perché chi sta
con me -e ci sta da anni- non mi frega.
Non me ne frega un cazzo se mi mandi un SMS per invitarmi a mangiare le
costine a ferragosto. Non è quello che mi rende felice, che mi
fa urlare CAZZO CHE BELLO AVERE UN'AMICA COME TE. Forse nella tua visione
dell'esistenza un invito a mangiar costine vale già una ottantina
di punti su cento, e sta poco sotto un gancio con un tipo e una serata
in una disco da venticinque carte, ma per me non conta proprio un cazzo,
ma proprio zero. L'amicizia è una nozione che non hai appreso quando
ancora potevi plasmare la tua mente, quando eri bimba. Ed è comprensibile
che nessuno più possa inculcarti il concetto. Specie se vai a cercare
il tuo tardivo precettore sotto uno strobo o dietro un boccale di birra
di quart'ordine.
Ed ora vado a nanna. Domani si worka secco. Possa la "fatica" levarmi tutte queste cose dalla testa. E invece so che succederà il contrario esatto, puttana miseria. Starò lì a pensare, a pensare. E mi verrà il dubbio che il mio sia un cuore di pietra, che devo tornare sui miei passi, che devo... come si dice... perdonare.
Fatti miele e ti mangeran le mosche. Avevi ragione, nonna. Cristo se avevi ragione. Cinque giorni di pausa e poi daremo una svolta anche a queste pagine.
dIECI.zEROoTTO.dUEMILAuNO
bACKgROuND:
SI LAVORA SUL SITO, TRA UN ARTICOLO E L'ALTRO DEL CODICE PENALE.
SoUNDtRAcK:
HIM
Solo
un paio di comunicazioni di servizio. Sto aggiornando un po' i profili
dei FRIENDS nell'apposito spazio del sito. Alcune cose sono cambiate,
altri quasi li eliminerei del tutto, altri sono progrediti, in quanto
ora hanno un indirizzo e-mail o addirittura un numero ICQ. Annuncio innanzitutto
che sono di prossima pubblicazione i profili dei seguenti loschi elementi:
Alby T, Sandro &
Chiara, Davidino & Michela, Cato...
In più rivolgo un appello alle anime che erano in vacanza con me:
mandatemi le foooto, che piazzo anche le vostre. Per esempio, le signorine
Camilla, Cecilia
e Valentina potrebbero scannerizzare le immagini
delle loro vacanze (specie quella in cui io mi fingo Arsenio Lunpin, trovando
la segretissima combinazione della valigia) e poi spedirmela.
Comunico poi che oggi ho aggiunto la sezione dedicata al Pivio,
del quale attendo una foto.
RACCOMANDAZIONE IMPORTANTE PER TUTTI: sto ancora aspettando, da TUTTI voi, il contro-commento, da mettere sopra il mio nello spazio a voi dedicato. Perché bisogna sempre sentir suonare le due campane. Ve lo sto chiedendo da mesi, dio santissimo. Dovete solo scrivere due righe due, parlando di voi o dicendo comunque quello che cazzo volete. Più o meno avete tutti la terza media, quindi non credo che vi risulti difficile, questa piccola operazione. Allora sveglia, che aspetto i vostri "temini" via mail.
zEROnOVE.zEROoTTO.dUEMILAuNO
bACKgROuND:
UFFA
SoUNDtRAcK:
...
Eh,
niente. Ho il febbrone. Un po' di influenza. Finite le ferie ho riiniziato
a studiare, però sono baciocco, ho i brividini, che palle. Unica
nota lieta della giornata è la e-letter che mi hanno spedito Camilla,
Cecilia e Valentina,
ossia le tre ragazze aretine della camera 234 dell'Hotel Bossa Park, ossia
le nostre vicine di stanza. M'ha fatto molto piacere il non aver perso
i contatti, anche perché sono tre ragazze in gamba. Indipendentemente
dal disordine che avevano in camera, eh eh.
Invito loro e tutti voi, miei cari affezionatissimi, a leggere il mio
punto di vista su Ibiza, che sto a poco a poco scrivendo. Lo trovate cliccando
su MISSIONS nel menu (e poi, eventualmente) su MISSIONE 2.
Per ora ho completato il secondo giorno, e ne restano ancora sei, ma poco
per volta finirò, no problem.
Ed ora vado davvero perché sto iniziando a delirare...
zEROsETTE.zEROoTTO.dUEMILAuNO
bACKgROuND:
VALIGIE ANCORA DA DISFARE, MI GUARDO ALLO SPECCHIO APPENA SVEGLIO E MI
MERAVIGLIO PER LA MIA SUPER-ABBRONZATURA.
SoUNDtRAcK:
ORA LO SPIEGO...
Ibiza,
a questo punto, è solo un ricordo. Quando la prima sera, appena
arrivato, sono andato a farmi un giro per Playa d'en Bossa ho pensato
che forse avevo sbagliato tutto. Invece no. A volte le scenografie, gli
sfondi, non devono essere necessariamente perfetti e calzanti per garantire
un'ottima vacanza, ed anche se la musica house copriva ogni mio respiro,
se l'aspetto molto riminese-commerciale della cosa un po' mi nauseava,
sono tornato qui con tante cose da raccontare, e sono tornato qui sicuramente
diverso. E per chi si definisce un cacciatore di anime come me, ciò
che conta è essersi nutrito di facce, di parole, di momenti. Ed
io torno da Ibiza con la pancia piena.
Tutti i minimi dettagli (o quasi) della vacanza li troverete nella sessione che sto preparando: MISSION [2]: TO IBIZA AND BACK (IN 8 DAYS AND 7 NIGHTS). Per ora dico a tutti voi, miei affezionatissimi, che sono tornato. Più in forma che mai, forse anche un briciolino più "cattivo", ma ne parleremo poi.
Così ascolto un po' di musica, diversa da quella che -ininterrottamente- ho ascoltato per ben otto giorni di fila. House, house, house. Da non poterne più. Allora cerco rifugio in un po' di rock'n'roll, di chitare elettriche, di voci roche o suadenti, in colpi di batteria che suonano come di pelle, di pelle vera. E inizio acoltando "pretending", degli HIM, la stessa con cui ci siamo lasciati prima della partenza, che, come spiegherò nella suddetta parte, è l'unica iniezione rock che mi è stata somministrata alle Baleari, una lenta iniezione mentre ero svaccato sulla nera pelle del sedile posteriore di un gelido taxi. Eppure questa song mi mette malinconia, mi prende troppo allo stomaco, sebbene io non riesca a far altro che ascoltarla e riascoltarla. Ho voglia di scrivere ed ho tanti ricordi da analizzare fino al minimo particolare. Anche solo un 'holà', uno sguardo, una sigaretta, sono per me pozzi senza fondo da cui attingere ogni più ampio ragionameto su quella che solitamente si definisce "condizione umana". La condizione umana, già, la condizione umana. Torno da Ibiza un poco più cresciuto, un poco più maturo, anche se nessuno che abbia un minimo di intelligenza potrebbe mai collegare un cammino di miglioramento interiore a quel luogo geografico, regno di pasticche, travestiti e cassa battente.
LUGLIO 2001
tRENTuNO.zEROsETTE.dUEMILAuNO
ATROPINA VA IN VACANZA PER UNA SETTIMANA. QUALCUNO SENTIRA' LA MIA MANCANZA, QUALCUNO SE NE FOTTERA' ALTAMENTE, QUALCUNO ASCOLTERA' UN CD ARRIVATO PER POSTA E TUTTI, MA PROPRIO TUTTI CERCHERANNO DI TIRARE AVANTI IL MEGLIO POSSIBILE. MA NON ESISTE UN MEGLIO POSSIBILE: ESISTE SOLO UN MENO PEGGIO. E NON C'E' LIMITE AL MENO PEGGIO.
ISTRUZIONI
PER LA MIA ASSENZA - PARTE II
bACKgROuND:
DOMANI SI VA.
SoUNDtRAcK:
"PRETENDING", HIM. DOPO CHE TUTTI MI HANNO ROTTO LE PALLE CON
'STI HIM, MI SONO DECISO A SCARICARE QUALCOSA.
Eccomi
di ritorno dal matrimonio di Giampi e Cinzia,
primo matrimonio a cui io sia mai stato invitato, fatta eccezione per quelli
di parenti e affini. Mi è piaciuto, ho chiacchierato con un po' di gente,
tra cui il mio super compagnone najone Ale Rossi.
Poi alla mezza vedo spuntare (in ordine alfabetico) Cato,
Coppi e il Pivio,
che mi hanno raccattato e guidato fino alla rinomatissima Merengue Disco, sita
in quel ridente paesino di pazzi squilibrati che si chiama Dronero. E laggiù
c'erano altri vari individui pericolosi del calibro di Ezio
(che ha l'amica che mi sta sul cazzo), Foxtrot,
e tutti gli altri della cricca di San Paolo. Serata non male, ma tornare alle
4:21 è stato deleterio.
Domani
parto e non ho preso il caffè con Ilaria.
Previsto. Già messo in conto. Ma lei non mantiene le promesse, ed io
sì. Poi che altro c'è da dire? Niente, volevo ancora fare un paio
di raccomandazioni a gente come Ali (però
poi penso rei ricordare a Dadiel che presto il
progetto musicale vedrà la luce. Poi dire a Paola
B. di non cercarmi neancche non me ne frega un cazzo e lascio stare),
oppure vediamo, vorhe per sbaglio sul cellulare. E poi vorrei salutare Cico
e Paola P., ricordando proprio a Cico che al mio
rientro si fa la birra. E questa volta si fa sul serio. E tutti pensino a qualcosa
per il mega festone di fine estate in quel di Folchi.
Un'ultima
raccomandazione per Coppi: [5] togli 'sti
cazzo di sacchetti e sacchettini dalla macchina, cristo santo.
E poi, per il 25 e 26 agosto è previsto il festone di fine estate, ma
vi terrò aggiornati sull'argomento. Quest'anno sappiamo che sarà
una bomba, un'esplosione come non lo è mai stata.
Fate i bravi in mia assenza. Domanda: chi mi registra le puntate di Dawson's creek?!?
ISTRUZIONI
PER LA MIA ASSENZA [da seguire scrupolosamente]
bACKgROuND:
....
SoUNDtRAcK:
...
Otto giorni. Sette notti. Questa sarà la mia assenza. Ma al ritorno ci saranno molte cose da scrivere. Quando tornerò mi piacerebbe trovare qualcosa di diverso, e magari qualche sorpresa. E così, proprio come i mocciosi scrivono letterine idiote a babbo natale o a gesù bambino, io faccio qui un paio di richieste.
[1]
vorrei che la dottoressa Ilaria mi invitasse (o
più semplicemente accettasse il mio invito) a fare una passeggiata sul
viale degli angeli. Perché non mi piace più stare seduto, con
lei. Voglio camminare. Una bella passeggiata in una serata magari un briciolo
ventosa. Un lunedì, quando il bar è chiuso e c'è meno gente.
Nella fascia che va dalle 19 alle 21. Non un bar, non un ristorante, non un
Mc Donald's: una passeggiata lenta, tranquilla, che duri due ore, cioè
il tempo necessario per abbandonare l'idea dell'evento eccezionale e avvicinarsi
a quella della piacevole abitudine. Come se fosse normale, come se non fosse
sempre la prima volta e nemmeno l'ultima. Senza che la sua voce così...
professionale, così calda e fredda al tempo stesso, così bella,
mi stupisca quel tanto che basta a mettermi un briciolo in soggezione. E camminando
sarà più facile districarsi tra il tuo fuoco incrociato di argomenti
che ogni volta mi sparpagli nella testa, confondendomi come se ancora ce ne
fosse bisogno.
Tu non mi spaventi, solo mi fai venire un grosso dubbio. Il dubbio che il destino
esiste e non lo si può cambiare. Però, con una passeggiata, lo
si rallenta. Almeno lo si rallenta. Ed è già qualcosa. E prima
che una metropoli ti strappi via da questo noioso isolotto al quale siamo approdati
ventisette anni fa, mi piacerebbe pensare che in quella matassa di fili sottili
che per sempre ti legheranno a questa isola ce ne fosse uno che si chiama Atropina.
Un ragazzo che hai "conosciuto" troppo tardi perché potesse
lasciare un segno. Sono arrivato in ritardo, proprio quando la tua esistenza
stava prendendo tutte le pieghe decisive. E ti ho delusa, perché la mia
dimensione reale non ha mantenuto le promesse della proiezione virtuale. Credo
più o meno sia questo il concetto che hai espresso in quella misteriosa
e-mail che mi spaventa tuttora, quando la rileggo. SHANGAI: perde chi muove
i bastoncini. Questo era il subject della lettera. Se la finissi di pensare
che sei più divina che umana questo faciliterebbe le cose.
Però io faccio mille discorsi, ti dedico parecchio spazio nelle news
e ogni tanto faccio qualche deviazione in più, tornando a casa, giusto
per vedere se la fortuna mi viene incontro facendo sì che io ti incontri
davanti a casa, esattamente come quando ci siamo conosciuti live. E' una bella
partita a scacchi, con un giocatore che ce la mette tutta a studiare le mosse
migliori ed una giocatrice che appare un po' svogliata, ma il problema è
che c'è una mossa ogni tre mesi, e avanti di questo passo ci dimenticheremo
le regole a metà partita. Forse il segreto è lì: niente
regole, niente mosse premeditate, da manuale.
Poi penso che tu leggerai questo e penserai 'Oddio ma questo fa tutto da solo'.
Tu sei la personificazione vivente della mia mancanza di fiducia in me stesso.
Se quella fiducia ci fosse tutto sarebbe diverso, invece non c'è ed io
sono qui a fare mille giri cazzuti di parole che in sintesi vogliono dire una
sola cosa: spero di poter trascorrere più tempo con te.
[2]
vorrei che qualcuno mi chiedesse scusa. Non è onesto usarmi come ruota
di scorta, come surrogato platonico del ragazzo temporaneamente mollato e poi
ripreso dopo circa un mese, un mese e mezzo. Ed io coglione, a cascarci sempre,
a farmi in quattro nella speranza di bloccare l'attimo. E allora hanno ragione
i miei amici a dire 'idiota, tiraci il colpo', così sarebbe un bel do
ut des, un bell'usarsi a vicenda, che avrebbe senz'altro più senso di
questa pietosa commedia. Solo che quel qualcuno, essendosi dimenticato di me,
si è anche dimenticato l'URL del sito, e sicuramente non ci viene più
da un pezzo. La prima si ragiona, la seconda si perdona, la terza si bastona.
Questa era la seconda, ma io mi sono già rotto le palle, perché
non ho pietà per i recidivi. E maledetto il mio istinto, che troppe volte
mi frega, intontito com'è da uno sguardo così profondo, dalla
pelle chiara e da quella freddezza che sembra fatta appositamente per essere
vinta.
Non voglio costruire nient'altro, ho capito l'antifona. Vorrei solo delle scuse,
spedite via e-mail a quello stesso indirizzo che due mesi fa tempestavi con
qualsiasi cosa ti venisse in mente.
[3] restiamo in famiglia. Vorrei che la sorella minore capisse che il suo interessantissimo concetto di amicizia mi fa semplicemente vomitare. Se le condizioni sono quelle, io faccio a meno dell'offerta. Quindi lasciami pure in pace. Non ho tempo di andare a formare il mio troppo poco convenzionale carattere in locali frequentati da miei più brillanti coetanei. Quelli che potrebbero insegnarmi a vivere. Sai qual è il punto? Che tu non devi raddrizzare me in base ai tuoi criteri. Tu devi solo cercare uno a cui vada bene quello schifo di cosa altalenante, incerta, prefabbricata che tu chiami "amicizia". Auguri.
[4] vorrei che lei avesse davvero letto queste pagine, e vorrei che mi scrivesse che le sono piaciute, che ogni tanto ci ritorna. Che me lo dicesse con un'e-mail, e non dovrebbe neppure preoccuparsi, perché a quell'e-mail non risponderei neanche. La leggerei, magari con gli occhi prima increduli e poi un briciolo appannati, e poi la cancellerei. Subito. La brucerei esattamente come -da gran coglione- ho fatto con (quasi) tutto ciò che mi ricordava lei. Restano un paio di foto, qualche dedica sulle vecchia smemoranda ed i suoi regali, ormai slavati da ogni romantico significato e piegati al puro aspetto pratico, di routine.
E se me ne vengono in mente altri, li aggiungo...
vENTIsETTE.zEROsETTE.dUEMILAuNO
bACKgROuND:
PARTENZA IMMINENTE.
SoUNDtRAcK:
"ALSO SPRACH ZARATHUSTRA", RICHARD STRAUSS (CHE NON E' QUELLO
DEL DANUBIO BLU, TANTO PER CAPIRCI).
C'è
un delirio a Cuneo, e si chiama piscina. Comunale, nella fattispecie. Gante
che nuota senza una logica particolare, gente spalmata di crema che si mette
in vetrina, e poi bambini, un mare di bambini. Troppi. E rompicoglioni, perché
ti schizzano, si tuffano quando meno te lo aspetti, si inseguono in acqua ed
a riva ed hanno mamme troppo buone che tendono a giustificarli sempre e a guardare
male gli esseri tatuati come me. Poi muscoli, un sacco di muscoli abbronzati
a supplire le carenze di materia grigia. E biondi satelliti che girano intorno
e girano e girano e girano. Per carità, satelliti mediocri, imperfetti,
difettosi. Perché le belle belle non fanno mai il satellite, fanno il
sole. E così, tra puzza di patate fritte e di mucchi di scarpe sudate,
tra manichini che pedalano a razzo e bagnini ipervitaminizzati e imberbi, io
cerco di fare le mie trenta stupide vasche al giorno, inventando strane traiettorie
per evitare le boe di carne che cazzeggiano qua e là e nascondendo il
mio sguardo adirato dietro le lenti fumé dei miei occhialini.
Io? Io protesto silenziosamente, contrapponendo alla cultura del machio depilato
il mio torace villoso, trattenendo i cristi rivolti alle grasse signore che
si siedono sul mio asciugamano ed ai bimbi che prendono a calci le mie ciabatte
e fanno briciole ovunque. L'odore di fritto, i colpi di fischietto, gli azzardati
bikini tirati alla spasimo da corpi che non dovrebbero permetterseli mi fanno
pensare che sono davvero di un altro pianeta. E cerco sottacqua, senza respirare,
la via verso casa.
Ognuno cerca la sua strada verso casa, verso l'unico pianeta veramente accogliente. Ilaria la cerca a Milano. Ilaria che poteva venire a vedere il concerto di Paolo Bonfanti. Un ottimo concerto. E invece andrà a quello dei Tiromancino. Ed io non ci sarò, perché sarò lontano, e per di più su un'isola, tagliato fuori dal continente. D'altronde anche quando sono sulla piattaforma continentale a un solo kilometro da casa sua sono comunque tagliato fuori da lei. Per forza di cose. Il suo pianeta è Milano, il mio nemmeno esiste. Ma la inviterei, sul mio pianeta, perché lei mi incuriosisce da sempre. Se avessi a che fare con lei ogni santo giorno forse non la troverei così interessante, ma il fatto di vederla/sentirla ogni tre mesi la rende indispensabile. Pertirò per Ibiza senza quel caffè che mi aveva confermato con un laconico "ok" via SMS. Se andate al concerto dei Tiromancino, salutatemi Ilaria. Non c'è dubbio: quando vedrete una che brilla, quella è lei.
Coppi
il baccagliatore oggi mi ha accompagnato a ritirare il libro che avevo prenotato.
Esatto, il libro consigliatomi da Alby: "Trilogia
di New York" di Paul Auster. Ho una buona scorta di libri e per l'estate
dovrebbe bastarmi. Ora finiamo Montalban, poi attacchiamo con Auster, poi riprendiamo
"Foto di gruppo con signora" di Boll, e poi quelli di Hornby. E poi
di nuovo Montalban, con "Quintetto di Buenos Aires". Ne ho fino a
Natale, altrochè. A Ibiza leggerò molto, perché Sandokan
sarà lì a dirmi un sacco di cazzate, a spruzzarsi ettolitri di
deodorante, ore ed ore a farsi bello, ed io leggerò immerso nel cono
di luce dell'abat-jour sul comodino. Poi, per esempio, se verrà da me
una tipa sull'1.75, mora, spalle larghe, gambe da sturbo, mani leggiadre, io
le dirò "Eccheccazzo, aspetta almeno fino a fine capitolo, no?!?"
Sicuramente farò così.
Per la serie LE MISSIONI DI ATROPINA, la
permanenza ad Ibiza sarà la seconda missione. Dopo la maratonetica camminata
di cui pubblicherò il debriefing appena possibile -cioè quando
mio cuggino mi riverserà le foto su disco-, la sopravvivenza ad una devastante
vacanza su un'isola, devastante sia dal punto di vista emozionale sia da quello
epatico, sarà l'oggetto della prossima storica impresa, che fin da ora
intitolo MISSION [2]: TO IBIZA AND BACK (IN 8 DAYS
AND 7 NIGHTS). Come ho già preannunciato, il mio compagno
di avventure sarà il famoso Sandokan, l'uomo
a cui si deve una buona parte del buco nell'ozono. Lui ha vissuto la fase della
preparazione con un'ansia forse eccessiva, cercando disperatamente di arricchire
il proprio guardaroba con capi ed accessori francamente ridicoli. Cosa che gli
consentirebbe di fare bella figura in un solo posto della terra, che casualmente
è quello dove stiamo andando. E' sempre questione di sincronismo, miei
appassionatissimi.
Un attimo... vediamo un po' gli obiettivi...
1)
UNIVERSITY. Esame passato. Il prossimo è
il 10 settembre. C'è tempo, anche se -stranamente- ho già iniziato
a darci dentro. Non pare vero, eh?
2) WORK. Tutto ok.
3) MUSIC.
Mi iscriverò per il prossimo anno scolastico? Mmmmh, ci sto pensando...
non so...
4) TRAINING.
Fuori forma
totale. Ad Ibiza farò una pessima figura... cazzo...
5) TATTOO. Tutto fermo.
6) OLD FRIENDS. Tutto stabile.
7) GIRLFRIEND. Z E R O.
8) MEGAPARTY. Mega-festone di fine estate a Folchi,
previsto per fine agosto. Giusto per rimanere nella tradizione.
9) MOTORCYCLE.
La Vespa è finalmente nelle mie mani. Per duecento carte Nestu
ha fatto un lavorone. Grandioso.
10) E prometto anche che sarò migliore.
Boh... Ri-boh...
non lo so...
Ed ora si va, verso nuove avventure. Un venerdì sera piovoso senza troppo da fare, e con qualcosa a cui pensare. Ma poco.
vENTIqUATTRO.zEROsETTE.dUEMILAuNO
bACKgROuND:
E CONTINUO A NON SAPERNE NULLA..
SoUNDtRAcK:
...
Sono
passati otto giorni dall'esame ed ho già iniziato a studiare per il prossimo.
Ecco, a volte mi faccio paura da solo. Però questo nuovo programma è
interessante, come mi aveva preannunciato Alby.
Oggi ho letto questa gran cosa. Kant sosteneva questo: "soltanto la legge
del taglione può determinare la qualità e la quantità della
punizione; tutti gli altri princìpi sono vacillanti e non possono, a
cagione delle considerazioni estranee che vi si mescolano, accordarsi colla
sentenza della pura e stretta giustizia". Quindi, raga, da oggi si fa occhio
per occhio e dente per dente. Se vi scassano, dite che ve l'ha detto Kant. Un
illuminista.
Mi spiace, Ilaria. Parto lunedì, pare. Perché
ci sarei venuto volentieri a vedere i Tiromancino. Perché mi piacciono,
mi sorprendono. Anche se, a dirla tutta, Tiromancino o no basta il tuo invito
a farmi scattare come una molla, qualunque sia la destinazione. Ma suvvia, sii
uomo, Atropina. Non dare MAI a vedere che pendi dalle labbra di qualcuna. Comunque
niente Tiromancino. MA tu fa così come ti ho detto: prima di lunedì
fatti viva. Ah certo, potrei farmi vivo io, chiamarti, invitarti. Mica che voglia
sentirmi cercato, quasi riverito. Semplicemente... boh... odio il telefono,
odio sentire che hai altro da fare, odio pensare che non hai nulla da fare ma
hai qualcosa da fare comunque. Odio l'idea di un rifiuto, odio perdere. Odio
perderti, anche se... perdere cosa? So così poco di te. Ed è lì
il guaio, perché io sono un incredibile curioso, che meno sa e più
vorrebbe sapere. Ma sono anche pessimista, e mi sa che prima della partenza
non ci sarà nessun caffè freddo. Nè dico così per
darti scacco. Ma chi lo sa... uff... stasera sono troppo razionale, troppo illuminista.
Sto di nuovo pensando troppo. Sarà meglio che mi rifugi nei libri, di
scuola e non. Sono di nuovo a pezzi, spiritualmente.
vENTItRE.zEROsETTE.dUEMILAuNO
bACKgROuND:
MA CHE CAZZO NE SO.
SoUNDtRAcK:
TRAFFIC, "JOHN BARLEYCORN". GIUSTO PER ASCOLTARLA UNA VOLTA E
POI METTO SU LA SOUNDTRACK DI "LOLA CORRE". PERO' NEANCHE QUESTA VA
BENE, E ALLORA TROVO LA MIA SINTONIA DEFINITIVA PIAZZANDOMI DAVANTI IL COFANETTO
DI BATTISTI E PESCANDO UN CD QUA ED UNO LA'.
Dell'elemento
che vedete nel riquadro parliamo tra un po'. Prima devo raccontare il viaggio
a Torino di questa mattina. Alby ed io siamo andati
giù, lui per depositare il titolo della tesi in segreteria, io per comprare
un paio di scarpe da ginnastica da fichetto-svarione. Già si nota la
diversità delle mire, ma va anche detto che -ebbene sì, ancora
una volta- abbiamo scambiato libri di testo sottobanco. Ho barattato a tempo
indeterminato i manuali di diritto industriale e diritto del lavoro con i suoi
testi di diritto penale II. Tutte cose di cui il signore nella foto a fianco
non sa nulla, ma di questo parliamo dopo. Ed io sono stato qui fino a cinque
minuti fa a attaccare delle listelle di post-it per delimitare con un certo
risalto le parti da studiare e la parti da saltare, tanto per prendere coscienza
di ciò che mi spetta e di ciò che sarebbe potuto spettarmi nel
caso peggiore. Fatte tutte le formalità tra segreteria, dipartimento
di economia e palazzaccio nuovo, dopo un'immancabile trancio di pizza alla Piramide
(acc, si dimenticano sempre lo scontrino, sbadatoni), ci siamo diretti verso
Porta Nueva facendo lo slalom tra zingare e altre robe del genere. Sosta d'obbligo
presso il mega-negozio che ha tutti i libri del mondo, compresa una monografia
sul pene che qualcuno di voi affezionatissimi potrebbe trovare interessante,
ma non noi. Gli acquisti? Alby ha accattato un libro di tal Paul Ausler, lo
stesso che ha scritto il libro che mi arriverà giovedì. Ed io
ho preso due libri di mister Nick Hornby, che andrò a leggere appena
terminata la mia avventura con Carvalho nei mari del sud. Ho seguito il consiglio
di Alby perché tra noi sì che può esserci quel travaso
di cultura cui ero tanto avverso qualche giorno fa, anche se devo dire che è
quasi sempre lui a far scoprire cose nuove a me, già. Tra l'altro stiamo
parlando di tutte cose che al signore qui a fianco non fanno nè caldo
nè freddo, ma stai tranquillo, Cesare, abbiamo quasi finito. Sopporta.
Poi salto dal tempio di Alby, Footlocker, dove si vestono sia i baskettari come
lui sia gli svarioni in cerca delle scarpe in grado di consentire le miglior
prestazioni sui cubetti di porfido. Ho trovato un paio di scarpe carine, che
ho sbattuto davanti alla cassa insieme ad una scandalosa T-shirt che pare quasi
un camice di amianto, comprata perché spinto sia dal prezzo irrisorio,
sia dalla prospettiva delle Baleari, dove se non sei un po' fuori di testa non
fai la storia. Animo traviato, il mio. In ogni caso, usciamo dal negozio e ci
avviamo alla stazione, ma ecco che nell'immenso suo atrio mi viene un'illuminazione:
controlliamo un po' se le scarpe sono spaiate. Non ho mai, dico mai, controllato
in vita mia. Cazzo, erano spaiate. E allora di nuovo là, con il coglione
dell'arbitro-commesso che credendosi nel far west mi lancia addirittura un "c'era
qualche problema?" veramente d'effetto. Sì, c'è un problema,
decerebrato: mi hai dato due scarpe diverse ed io -spiacente- sono dotato di
due piedi guardacaso uguali, senza contare il fatto che mi hai fatto perdere
il treno, così come l'ha perso il mio qui presente alto, robusto e incazzato
amico. Ma ecco il colpo di scena: sostituita la scarpa scattiamo in stazione
e miracolosamente riusciamo a saltare sul treno prima che questo si alzi da
terra. Comunque, cazzo, la maglietta è grande. Avevi ragione te, dovevo
misurarla. Ma posso sempre ingrassare, no problem. Nota folkloristica: lo scatolone-urna
dell'elemosina di un barbone, che ci aveva appiccicato su Padre Pio, più
altri tre santini, PIU'... lo stampino dell'Adidas. Boh, non capisco. E' vero
che per me l'Adidas è quasi religione, però non so, resto perplesso.
Il coglione nella foto è il ben noto Cesare Cremonini, cantante di quel gran gruppo molto avanti che sono i Lunapop. Dopo averci frastagliato non dico cosa con le sue orribili canzoni, con la sua voce fintissima, con le sue pose da coglione, adesso appare anche negli spot della TIM, cosa giustissima, visto il livello medio delle campagne pubblicitarie di 'sti ladri. Praticamente con un testimonial così mi passa la voglia di telefonare. Anzi, adesso passo a Wind, perché non voglio nemmeno provare a pensare che anche solo un millesimo della mia bolletta vada a finire nelle tasche dell'essere inutile immortalato in foto. Essere che risveglia in me pulsioni quasi omicide, tanto mi pare idiota. Non gli riconosco neppure il diritto di esistere.
E
per quanto riguarda questa landa sconosciuta a Cesare che si chiama cultura,
pubblico la e-letters speditami sempre da Alby che contiene il suo punto di
vista:
Ken Follett e Wilbur Smith. Questi 2 scrittori vendono
più copie di tutti i libri di Tom Robbins moltiplicati per le poesie di Borges,
e i Backstreet Boys in un paio d'anni hanno sicuramente superato le vendite
di Alan Parson ..... Come stupirsi allora che ti chiedano in prestito certi
film senza sapere nulla, se cresci a pane e Pieraccioni non ti viene neanche
in mente che il figlio di un dottore del Bronx possa aver ripetuto una cinquantina
di volte una scena in cui Nicole Kidman cammina in una stanza. Ma una volta
io non avevo mai visto Il dottor Stranamore, e un mio amico me lo ha prestato.
E lui era contento di tirarmi a vedere quel film. E un altro mio amico mi diede
The final cut, e mi disse di stare attento che a un certo punto si sente chiedere
di un bar ...... Morale del discorso: con occhi e orecchie tappate, cerco sempre
di fare il possibile per raccontare e mostrare agli altri ciò che apprezzo,
anche se è tempo perso. E non solo tempo, sto ancora aspettando di riavere On
the Road da un anno. Del resto, ieri è morto Indro Montanelli ma oggi al Tg
hanno dato molto oiù spazio alla notizia di 2 coniugi di Volpiano chiusi in
ascensore con degli agnolotti, fai un po te!
Saludos, Alby
Niente da
aggiungere, mi pare.
Ezio ha invece criticato questa mia presa di posizione,
e mi ha detto che [...] la cultura di casta è il peggior
male dell'uomo, c'è gente che ancora considera il videoregistratore come opera
di maghi, ti do ragione se invece dici che l'adolescente medio segue le mode,
ma invece di tenerlo ignorante bisogna cercare di spiegargli come funziona il
mondo veramente [...]
Io
mi sono limitato a pensare questo. Quando parlo di cultura, io ho in mente libri,
musica, films. Ma c'è anche chi, come Ezio, associa immediatamente la
cultura alla tecnica. Niente di male, si tratta di diverse visioni del mondo.
Ma è per questo che non ci capiremo mai, credo.
La tecnica è così per tutti: non va di moda, la legge di gravità.
La legge di gravità è stata scoperta magari dopo diversi tentativi
e dopo diverse teorie strampalate, ma ora c'è, si sa, si studia. Non
è una moda che g sia 9,8, così come non è una questione
di gusti il moto terrestre o il legame ionico o una reazione red-ox o la riflessione
della luce o quant'altro. Poi che uno sappia o meno queste cose sono cazzi suoi.
Altra cosa è l'arte, dove non ci sono certezze, non ci sono regole, non
c'è niente di niente, e quando per un attimo c'è qualcosa il bello
è stare ad osservare che un attimo dopo quel qualcosa non c'è
più, anche se resterà per sempre. Dopo aver studiato una legge
fisica o il funzionamento di un videoregistratore è difficile che quella
cosa tu la senta dentro, la senta tua. Oddio, è ovvio che io dica così,
perché difendo il mio animo. Poi magari c'è chi si invaghisce
diella tabellina del tre, per carità. Ma mi sembra così difficile.
Credo infatti che con un libro sia diverso, così come con un disco, così
come davanti ad un quadro. Credo sia difficile fare propria, nell'intimo, una
legge fisica, a meno che ci si chiami Newton, Copernico, Einstein. A meno di
esserne lo scopritore. Così come... boh... che emozioni dà sapere
come funziona un motore a scoppio? Interessante, certo, ma io il motore a scoppio
preferisco averlo sotto le chiappe e farmi portare ai duecento all'ora su una
strada buia, oppure vederci Alex e i drughi che lo fanno, oppure sentire lo
stesso effetto con un assolo di Gilmour.
Io parlo di quello strano meccanismo che ti fa assimilare l'arte che leggi,
che guardi, che mangi, che tocchi e che ascolti. Non da te partorita, certo,
ma ne sei attratto, la vorresti abbracciare. E poi, come succede a me, ne sei
geloso e la difendi coi denti. E' poi lo stesso meccanismo che spinge tutti
noi, in fase adolescenziale -ma anche post-, a differenziarci, a cercare "le
cose che nessuno conosce", dai gruppi più spaccaculo che durano
mezza stagione ai libri più sgraziati ed infami. Spinti a rifuggere il
troppo bello e il troppo famoso, perché quella è arte puttana,
che va con tutti, che è di tutti e quindi di nessuno.
Sono convinto che ogni uomo cerchi prima o poi di redimere una puttana, o di
corrompere una santa. Io e qualcun'altro, in più, sognamo di avere angolini
dove nasconderci, delimitati da un riff di chitarra, da una pagina stampata,
dall'espressione di un attore. A volte siamo disposti ad invitare qualcuno in
quel nostro angolino, perché ne siamo entusiasti. Come quando hai casa
nuova e ci inviti tutti, perché vedano che bel lavoro hai fatto, o anche
solo perché i consensi ti fanno piacere. Ma senza vanto, per carità.
Poi un bel giorno decidi che non vuoi invitarci più nessuno, in quel
tuo rifugio fatto su misura, perché ti pare che nessuno se lo meriti,
mondo di stronzi. Ti sei speso per diffondere qualcosa, hai fatto il missionario,
ma niente, i Lunapop continuano ad imperare, Pieraccioni e Benigni riempiono
le sale e, cosa ancor più grave, c'è troppa gente che scrive libri
senza avere il diritto di farlo. E tutti questi abusano della mia pazienza.
Oggi la penso così, domani potrei anche cambiare idea. Anzi, lo farò sicuramente.
vENTItRE.zEROsETTE.dUEMILAuNO
bACKgROuND:
MA CHE CAZZO NE SO.
SoUNDtRAcK:
TRAFFIC, "JOHN BARLEYCORN". GIUSTO PER ASCOLTARLA UNA VOLTA E
POI METTO SU LA SOUNDTRACK DI "LOLA CORRE". PERO' NEANCHE QUESTA VA
BENE, E ALLORA TROVO LA MIA SINTONIA DEFINITIVA PIAZZANDOMI DAVANTI IL COFANETTO
DI BATTISTI E PESCANDO UN CD QUA ED UNO LA'.
Quando
sono incazzato scrivo meglio, è opinione comune. Tra meno di una settimana
si parte per Ibiza, ma da più di tre settimane ci siamo lasciati alle
spalle la metà esatta del 2001 senza che tutti i buoni propositi abbiano
visto la luce del giorno. E aggiungo cazzo. Perché non va, accidenti.
Continuo ad essere schifato da questo mondo, o forse solo dal fatto che non
riesco a comprenderlo, e non so se sia solocolpa mia. Fortunatamente -specie
in questi giorni- ho avuto modo di vedere che in giro c'è veramente un
sacco di gente fuori di testa, e questo un minimo mi consola, anche perché
certe "patologie" sono così gravi che a confronto i miei scazzi
potrebbero essere tranquillamente risolti scrivendo all'angolo della posta di
Top Girl.
"Chi troppo vuole nulla stringe", mi dicevano da piccolo, ma ho paura
che questo saggio proverbio non mi sia mai entrato in testa. Io continuo a volere
il troppo, il di più, e il problema è che non ho i mezzi per attirarlo
a me, o forse non me lo merito. O forse non lo so. Ma meno male che ho un cervello
(malato) che erutta continuamente nuove cazzate che mi tengono occupato, perché
altrimenti non saprei davvero come bloccare il mio rimuginare continuo. Hobbies,
televisione, giochini cazzuti, qualsiasi cosa possa evitarmi di pensare è
la benvenuta. Dovevo nascere idiota, lo sapevo.
Così
rileggo le news. Era solo poco tempo fa che avevo preso il ghiribizzo di fare
delle competizione via SMS. Ed è proprio allora che A.
mi proponeva di prendere lezioni di tango. Oh certo, lezioni di tango. Perché
nel tango in effetti ci sono quelle prese particolari che a lei piacciono molto.
Quelle dove ad un tratto si è vicini e poi puff, lontanissimi, senza
neanche essersene accorti. Un'amicizia decisamente ciclica, come la vorrebbe
lei: ci si sente per 30 giorni consecutivi ogni tre anni. Semplicemente repellente.
Così un'anima l'abbiamo lasciata per la strada. Ah, tanto lo so che sono
talmente stupido che prima o poi ci cadrò ancora, più o meno tra
tre anni. Spero di cuore, in quell'istante, di aver la forza di contrapporre
alla gran voglia che avevo/avrò di saltarle addosso un poderoso vaffanculo.
Poi girare i tacchi e via. E dato che buon sangue non mente, abbiamo detto adios
anche a P., legata alla precedente dal DNA e dalla
stessa visione ciclica dell' amicizia. La cosiddetta "amicizia ovulatoria".
Via via via, potare i rami secchi. Arriva il momento -e chi ha visto "Risky
business" lo sa- di dire MA CHE CAZZO.
Poi c'è A., l'altra A. Chi l'ha più
sentita? Ma meglio così, perché in questo periodo mi avrebbe scassato
con Manu Chao e 'sto cazzo di G8 con annessi e connessi. Lei ha trovato il fidanzato,
è a posto. Uno che magari dice 'Ah sì, se fossi là io un
paio di sassi agli sbirri li tirerei eccome', e allora lei si sente felice e
sicura. Evviva, l'amore trionfa. O forse sono solo tutte congetture mie, ma
mi piace pensarla così. Le apparenze ingannano solo chi vive di apparenze,
diceva qualcuno. Ed io, fascista e senza di dio, come potrei aver qualcosa a
che fare con lei? Da sempre siamo classisti, no? E allora perché pescare
la carta dal mazzo scadente? Omologazione a stecca, evvai. Ma perché
non si fa qualcosa contro il dilagante trapianto di idee, contro la coltivazione
in vitro dei principi? Non trovate che il confine con la lobotomia sia sottilissimo?
E avete mai notato che proprio quelli che si dichiarano progressisti sono i
più classisti? Mah... Sono banalità ma nessuno le dice mai. Io
l'ho già detto, non voglio nessuno che mi assomigli. Quelli che mi assomigliano
o che, ancor peggio, cercano di assomigliarmi mi fanno una paura tremenda, e
allora devo subito contraddirmi per spiazzarli un po'. Certo che amo avere sempre
ragione, ovvio, ma odio chi me la dà. Per favore non datemi mai ragione,
altrimenti dove va a finire il divertimento?
Poi c'è la signorina Ilaria. I miei affezionatissimi,
cioè quelli che ogni santo giorno visitano questo sito, mi dicono "Dio
santo, ma tu devi essere pazzo di quella ragazza". Ed io che dico? Dico
che sì, è possibilissimo. Ma restiamo sempre a livello di fantascienza.
I due binari, sempre i soliti binari. Ed è un grosso peccato. Ma io credo
nel destino, nella predeterminazione, e allora c'è poco da fare. Anzi,
il destino è proprio la mia scusa per situazioni come queste. Meno male
che c'è il destino va. Non ci fosse il destino andrebbe a finire che
di Ilaria mi innamorerei sul serio.
Poi, che altro? Naaa, sono stanco, mi sa che vado a nanna.
Cosa diavolo è 'sto calo di visite al sito? E perché nessuno più mi invita a prendere un caffè? Boh, domani sarò a Torino con Alby, per un altro briefing. Chi vivrà vedrà. PER FAVORE USATE STI CAZZO DI FORUM E GUESTBOOK prima che io perda la pazienza. Grazie.
E' che ci sarebbero un sacco di cose da dire, ma per dirle bene devo incazzarmi ancora un po'.
vENTIdUE.zEROsETTE.dUEMILAuNO
[CONTINUA]
bACKgROuND:
DOMENICA POMERIGGIO. PROPORRO' UN REFERENDUM PER ABOLIRE LA DOMENICA: PROSSIMAMENTE.
SoUNDtRAcK:
...
Ma
-non si inizia mai una frase con "ma"- veniamo alle cose serie. Cioè
veniamo a Quentin Tarantino. Oggi come oggi se non dici ai quattro venti che
ti piace Tarantino sei troppo antico e non sei un cazzo cool, quindi tutti i
giovincelli -fichetti o svarioni che siano- devono giurare e spergiurare di
aver visto e rivisto milioni di volte l'opera omnia del regista. Arriva gente
che mi dice "Senti, a me serve un film che tu hai di sicuro, ma proprio
di sicuro, perché a te piacciono quei film lì... solo che non
mi ricordo il titolo... però la mia amica, in gita scolastica, ha conosciuto
un tipo francese che le ha detto che quel film lì è troppo bello,
gliene ha parlato benissimo... ed io ho pensato che tu sicuramente ce l'hai...
solo che non ricordo il titolo... ma è famosissimo, dai... aiutami un
po'..." Poi dopo una settimana mi ritelefona e dice "Ah, ho chiesto
alla mia amica... si chiamava poi 'Le iene' quel film là che ti dicevo".
Cristo, dico io, "le iene". Però poi penso "Ma perché
non la finisci di guardare i film solo perché te li consiglia un bel
fico, che per fare colpo su di te si finge in bilico tra crimine e legge, cercando
di sponsorizzarsi come portatore sano della cultura pulp, per farti vedere che
-cazzo- è veramente avanti?"
A me spiace che un'opera magnifica seppur semplice come 'Le iene' venga vista
da gente che proprio non se lo merita. Adolescenti medio-isteriche catto-svarione
che non sapevano dell'esistenza di Tarantino fino a che questo nome è
uscito dalla bocca di un pollo d'oltralpe con gli occhi azzurri e la barba di
due giorni. Vi prego, non guardate i film di Tarantino, vi scongiuro. Non profanate
ciò che non vi appartiene, ciò che non potrete mai capire.
Mi pare una bestemmia provare anche solo ad immaginare che questi (ram)polli
stiano davanti ad uno schermo su cui passa qualcosa come 'Jackie Brown'. A parte
il fatto che già a metà film non capiscono più un cazzo
della trama, e cominciano a chiedere spiegazioni di qua e di là, c'è
il rischio che preferiscano mascherare la loro carenza di intelligenza con un
più comodo "No, guarda, i film di Tarantino proprio non mi piacciono".
E superano se stessi quando aggiungono "...perché sono troppo violenti
e sboccati". Non è cosa per voi, ragazzini. Lasciate stare. Non
guardate i film di Quentin, non prendete in mano le videocassette di Stanley,
non ascoltate MAI -promettetemelo- i Pink Floyd. Non fate mai nessuna di queste
cose se vi viene prescritta da un amico. E gli estimatori, per favore, evitino
di pubblicizzare: siate gelosi dei vostri gusti artistici, perché c'è
troppa gente che non merita i vostri consigli. La cultura alternativa -così
la chiamo io- è bene che rimanga settaria, cosa per pochi. Noi siamo
contro il concetto di pop, noi vogliamo le nicchie dentro cui nasconderci senza
che nessuno venga a romperci i coglioni. Perché noi ci riconosciamo al
volo, e i modaioli, quelli che devono stare al passo, ci fanno semplicemente
ribrezzo. Siate settari, miei consimili. Se serve per allontanare i fake, siate
anche un po' stronzi, un po' snob. Magari avrete perso un amico ma avrete evitato
uno stupro. Alby, dimmi che sei d'accordo con me.
Mando da qui un saluto ad Andrea, che è andato al G8 come addetto stampa ed è tornato con 13 rullini di fotografie. Peccato che i poliziotti gli abbiano sfasciato la fotocamera contro il muro e gli abbiano dato un sacco di manganellate solo perché aveva gli orecchini. Di fronte a certe cose non so davvero cosa dire. In settimana andrò da lui a farmi raccontare tutto per benino. Però non so cosa dire, davvero. Sono in difficoltà.
Così
come sono in difficoltà quando ho a che fare con la signorina Ilaria.
Quelle poche volte che ho a che fare con la signorina. Adesso ho deciso che
le spedirò un cd con un paio di song che mi piacciono. Perchél
lei sì, un po' se lo merita. Cioè, non lo so se se lo meriti o
meno, però... boh... A volte mi piace faticare per qualcuno, sì.
Ma tanto dovevamo conoscerci a diciotto anni, c'è poco da fare. Ora non
si può, non ha quasi senso. Forse non ne ha per niente... è sempre
la storia dei binari paralleli, banale finchè vuoi, però è
così. A volte, forse spesso, mi piacerebbe avere a che fare con persone
con cui non ho nulla a che fare, per centomila motivi. Sai, magari a diciotto
anni qualcosa in comune lo si trovava, ma adesso ognuno va per la sua strada.
Lei va per la sua, ben definita, bella asfaltata, ed io sto ancora cercando
la mia, che non risulta ancora nemmeno sulla carta millimetrata del progetto.
Anche perché il progetto non c'è. Non c'è un cazzo. Ma
cosa diavolo sono io? Comunque te lo faccio il cd, Ilaria. Poi te lo spedisco
per posta, tanto tutte le volte che ti invito al Nuvolari non ci vieni, e telefonarti
non ti telefono perché mi spaventi un po', come tu bene sai. Che già
quando mi squilla il cell e leggo Ilaria devo fare un bel respiro profondo per
predispormi. Ma lei dice che non sono l'unico che ha paura, il che mi consola.
Ma mica è paura. Ma cosa ne so. E' il gap, un enorme gap. Che poi forse
non c'è. Anzi, è un ostacolo mentale che mi pongo io, da solo.
Ah, io sono bravo a fare tutto da solo, tremendamente bravo.
Lo sai, Claudia, che mi sto per incazzare di nuovo con quella là che mi aveva già fatto parecchio incazzare tempo fa? Perché non ha capito un cazzo, ma un cazzo proprio. E i recidivi mi fanno di un incazzare, ma di un incazzare... mmmmmmh...
Poi oggi è morto un mio idolo. Indro Montanelli. Peccato.
vENTIdUE.zEROsETTE.dUEMILAuNO
bACKgROuND:
E ALLA FINE C'E' SCAPPATO IL MORTO...
SoUNDtRAcK:
"THIS IS HARDCORE", PULP. "NO REGRETS", ROBBIE WILLIAMS.
Non
voglio lasciarvi in pena, a chiedervi se sono tornato oppure no. Sono qui, vivo
e vegeto. La missione è compiuta. Sono riuscito a fare questi benedetti
45 kilometri (circa) e adesso, a due giorni di distanza, ho ancora le ossa rotte.
Il bilancio è: dolore assurdo alla base della schiena, alluce e secondo
dito del piede destro NERI per colpa di una botta contro una cazzo di radice
quando mancavano solo due km a casetta, muscoli rigidi come un canotto, ginocchia
un po' fuori uso. Ciò nonostante cammino, deambulo, mi muovo senza troppa
difficoltà. Ho compiuto la missione, sebbene il mio compare Michele abbiamo
dovuto abbandonarmi a metà percorso, per un forte dolore alla caviglia.
L'ultima ventina di km è stata solitaria, meditativa: ho accelerato il
passo per non farmi sorprendere dal tramonto, ho affaticato le gambe, ma alle
21.30 ero al tavolo di casa, con davanti un bel piatto di pasta. Poi steso sul
letto a guardare la tv, disgustato dallo schifo. Politici e politicanti di merda
hanno strumentalizzato la morte di un ragazzo la cui unica cosa che conosco
per certo è che non si faceva troppi problemi a lanciare un estintore
in faccia ad un carabiniere. E non credo sia esattamente una caratteristica
che rende brillante il curriculum. Così tutti lì, i rossi schifosi,
a dare dentro al governo quando alza i manganelli, e poi a dargli dentro quando
non li alza abbastanza. A dire "Hanno manganellato dei ragazzi che non
facevano nulla... stavano solo tirando sassi". A denunciare connivenze,
collaborazioni, deviazioni. E' per questo che i rossi mi fanno schifo, sempre
pronti a strumentalizzare tutto, sempre convinti di essere gli unici che possono
aver ragione, perché la ragione degli altri è sempre dittatura.
Io spero solo che un dio ci sia, almeno saltuariamente, che la faccia trovare
dura a tutti quei figli di puttana che sono andati a Genova per distruggere,
spaccare, sprangare, incendiare. Ma dura da morire. E chissà che prima
o poi un loro sasso vada a segno, che quel loro sasso causi la morte di qualcuno,
che li metta finalmente davanti ad una morte da loro provocata, e che l'idea
di aver ucciso un uomo li bracchi per tutta l'esistenza, soffiandogli sul collo
senza sosta. Tu avrai ucciso un uomo per gioco, figlio di puttana, e ripeto
per gioco, perché non ne sai nulla di ecologia, di economia, non sai
niente di niente e vai lì solo per sfogare la tua rabbia repressa di
disadattato cronico.
Se avevo ancora dei dubbi, oggi è tutto chiaro: il mondo fa schifo. Soprattutto
nel momento in cui c'è qualcuno che questo schifo lo giustifica e lo
trasforma in bandiera. Non ho mai parlato di politica nelle mie news, ma oggi
lo faccio, per la prima volta. Solo che questa non è nemmeno politica,
questa è follia.
L'importante è che io sia tornato sano e salvo dalla mia mission, e presto potrete leggere la cronaca nel DEBRIEFING. E noi ci ritroviamo stasera per le riflessioni notturne.
dICIANNOVE.zEROsETTE.dUEMILAuNO
bACKgROuND:
E SPERIAMO CHE DOMANI NON PIOVA...
SoUNDtRAcK:
...
ATTENZIONE! Un altro iper-traguardo è stato raggiunto: 2500 visite dall'inizio dell'anno. Però raga, parliamoci chiaro: qui le visite stanno calando mostruosamente, altro che le 24 al giorno di qualche tempo fa. Sì, sarà l'estate, le vacanze, gli ormoni, però dai, non abbandonatemi, perché the experience is going on. E proprio perché the experience is going on...
SUPER-ATTENZIONE!!!
E' stata inaugurata una nuova parte del sito, che si chiama
MISSIONS.
La potete raggiungere facilmente. Come? Presente la barra qui alla vostra sinistra
che poi non è altro che la linea della metropolitana del mio regno? Bene,
scorretela un po' ad un certo punto troverete il ramo che si chiama proprio
così, MISSIONS. Il ramo ha sostituito il settore che era stato precedentemente
concepito, MEDITATION. In fondo non avevo un granché da meditare, e in
sei mesi non avevo scritto un accidenti di niente. Presto fatto, ecco la nuova
sezione, dedicata alle follie del vostro affezionatissimo. preparata giusto
in tempo per la prima grande missione che, pioggia permettendo, dovrebbe andare
in onda domani.
MISSIONE [01]: FROM FRANCE WITH LOVE.
Andate lì, andateci e troverete tutti i dettagli della
prima follia. Per ora c'è la presentazione del progetto, il cosiddetto
BRIEFING. Poi, tra un po' di giorni, appena
mi ripiglio, potrete sapere tutto -ma proprio tutto- sulla missione, nel DEBRIEFING.
Vale a dire immagini, descrizioni, mappe, e addirittura, se riesco, le registrazioni
dal vivo delle nostre imprecazioni.
Quindi ricordatevelo bene: BARRA MENU - MISSIONS. Potevo linkarvelo di qui,
sì... ma voglio farvi faticare un po'.
E non sarà l'unica. Già altre sono allo studio, state tranquilli. Anzi, se avete da proporre qualcosa, qui troverete sempre dei validi alleati pazzoidi.
Visto
che -se tutto va come dio vuole, anzi, come IO voglio- domani si fa questa bella
camminata lunga lunga, invito tutti a telefonare e messaggiare al sottoscritto
o al Michelino, perché 50 kilometri sono
lunghi, e un po' di voci amiche non vanno affatto male. Per esempio Ilaria,
che non risponde mai ai miei SMS, potrebbe fare uno squillo. Ah, poi... Do,
mi sa che se leggi qui capisci perché non possiamo andare a prenderci
il caffè. Comunque rimedieremo la prossima settimana, contaci.
Chi proprio vuole strafare può intrecciare delle corone d'alloro e piazzarsi
verso le 19-19:30 dalla discesina che dal viale degli angeli scende a Gesso,
dalla passerella. Così può avere l'onore di incoronarci e portarci
in trionfo per qualche oretta. O anche solo offrirci uno dei famosi ghiaccioli
al limone del bar degli angeli (perché in fondo in fondo anche nel male
c'è un po' di bene).
E' meglio che vada a nanna, sapete? Perché ci vuole un buon sonnellino prima di una grande impresa. Ora preparo per bene lo zainetto tattico, faccio testamento, saluto la mamma e i gatti, e la fidanzata non ce l'ho quindi un problema in meno. Follia a ruota libero, massì. Si vive una volta sola, e voglio poter dire di aver camminato per 50 kilometri.
Detto
tutto a proposito della missione, posso fare un paio di brevi considerazioni.
Tra poco andrò ad Ibiza, e questo lo sappiamo. Mi sono anche messo in
testa di dare un esame a settembre, ed è per questo che già martedì
andrò a Torino tanto per respirare un po' l'aria dell'università,
giusto così, per sentirmi più dentro la cosa. Con me ci sarà
Alby, che mi darà un paio di dritte per
Penale 2, e forse anche i testi. Ed io ti porto quelli di fallimentare Alby,
più tutte le cose che ancora ti devo. Poi, di già che ci sono,
se mi accompagni mi compro anche quel libro di Paul Aulster (dico bene) che
mi hai consigliato. Poi andiamo in giro per saldi e tu ti registri anche il
titolo della tesi in segreteria, ottimo.
Mercoledì -quasi non ci credo- vado a ritirare il vespone da Nestu. Ah,
un attimo, dimenticavo di sabato, questo che arriva. Vado a pescare con Sandokan.
No, non proprio a pescare, perché tempo fa decisi di non farlo più.
Gli farò da assistente, anche se in realtà sarò stanco
morto e sarò solo inutile zavorra, accidenti a me. Se tutto va bene sabato
sera, sempre a casa del Sandokan, si farà una bella cenetta (non a base
di pesce, visto che poco confido nell'abilità del soggetto) ed io -a
gran richiesta- farò giù un bel padellone (siamo sprovvisti di
wok) di riso cantonese. Sì, mi hanno richiesto le mozzarelle in carrozza,
ma non posso garantirle. Penso, tra l'altro, che durante questa bella cenetta
stapperò la famosissima bottiglia di champagne ibernata nel mio frigo
da troppo tempo, in considerazione del fatto che Ilaria non ha voluto stapparla
con me, nè mai vorrà. E poi? Boh, magari un po' di lavoro. Il
pianoforte? Boh, ho una infiammazione a quella cosa che si chiama (ho guardato
sull'enciclopedia) "eminenza tenar", cioè quella montagnetta
sul palmo della mano, da dove spunta il pollice. Vai a sapere cosa è
successo. Tastiera, mouse, pianoforte, scrivere scrivere scrivere, e adesso
mi fa un male bestia.
Tutti a nanna, dai... tanto in tivù ci sono solo le tute bianche che dicono un pacco di cazzate. Come il fenomeno che dice "Cioè, è giusto spaccargliela la vetrina ai McDonalds... è il minimo che si può fare, perché quelli ti vendono il cancro" e poi va a fumarsi una sigaretta. Bravo coglione, bravo. Vai a spaccare le vetrine... io intanto vado a dormire.
dICIOTTO.zEROsETTE.dUEMILAuNO
bACKgROuND:
LA BOTTIGLIA DI CHAMPAGNE RESTA DA STAPPARE..
SoUNDtRAcK:
"FASTLOVE", GEORGE MICHAEL.
Esame
di diritto penale liquidato. In una decina di minuti. E adesso sono nella fase
in cui vorrei sì godermi il relax e fare tutte le settantacinque cose
che devo ancora fare prima dell'estrema unzione, ma sono ancora elettrico, e
non trovo spunti per iniziare a fare una qualsiasi cosa. Così ho deciso
di mettermi a fare una bella frittata, tanto per respirare un po' di odori forti.
Aglio, cipolla, basilico. Sembra una cazzata, detta così, ma non lo è.
La cucina è un mio hobby, si sa. Quando ho un po' di tempo libero mi
ci dedico. Uno dei sistemi per togliermi dalla mente le comuni cose che affollano
e appannano la mente degli uomini cosiddetti comuni. E poi Antonio
mi chiede "Ma come fai a stare senza una ragazza?" e proprio non si
dà pace, perché non riesce a capire come sia possibile. Forse
mi considera anormale, una lesione di qualche zona di un lobo cerebrale che
azzera la libido e tutti gli annessi o connessi, più o meno nobili. Non
se lo spiega, lui. Io sì, perché alla mia ragazza, che non esiste,
ci penso ogni ora, ogni ora che passa. Però non serve, e allora è
meglio se mi cruccio per un soffritto bruciacchiato o per le uova che non sono
fresche come le volevo io.
Sempre tenere la mente occupata, sempre. Altrimenti si rischia di impazzire,
è logico.
Tra
pochissimo partirò per Ibiza. Dodici giorni, o quanti diavolo sono. Sandokan
ed io, laggiù. Il concetto di isola mi sta un po' stretto, devo dire
la verità. Mi spaventa un po'. E voi, piuttosto, resisterete una settimana
senza di me? Ed io resisterò senza scrivere le mie cazzate per una settimana?
Tra l'altro ricordo che venerdì si compirà, tempo permettendo,
la mitica MISSIONE [01]: FROM FRANCE WITH LOVE.
Dedicherò un'apposita pagina alla descrizione del duro esperimento che
metterà alla prova il vostro affezionatissimo e il suo compagno d'avventura,
ossia colui che quassù chiamiamo Michele.
Sarà una sorta di lunga via crucis, lunga più di una maratona,
giusto per vedere cosa succederebbe se -PUFF- sparissero tutti i mezzi di locomozione
e si ritornasse alle nostra solida coppia di gambe. Un po' sull'asfalto, un
po' sull'erbetta, un po' sui sassetti. Un po' fianco a fianco un po' in fila
indiana. Un po' coglioni, sì.
E si preannunciano ben altre missioni, attenzione. Un po' come la missione che sta compiendo Elisa, che abbiamo inviato in avanscoperta in quel di Ibiza. Sta selezionando per noi i locali più intriganti ed esclusivi, ma...
...ma il fatto è che quando sono felice -quelle poche volte- non ho nulla da dire, perché per scrivere ho bisogno di soffrire. Tentate domani, sarete più fortunati.
sEDICI.zEROsETTE.dUEMILAuNO
bACKgROuND:
CI SIAMO. EPPURE NON SIAMO DA NESSUNA PARTE.
SoUNDtRAcK:
...
|
So,
so you think you can tell |
qUINDICI.zEROsETTE.dUEMILAuNO
bACKgROuND:
CRISTO, HO STUDIATO COME UN DISPERATO. NON CE LA FACCIO PLUS.
SoUNDtRAcK:
...
Avete
ballato bene. Proprio lì, sul miocardio. Avete ballato bene, sinuose,
leggere. Brave. Brave e tutto ciò che posso dire, e poi devo smettere
di pensarci. Da ora. Anzi, da prima di adesso. Il ritmo, le giravolte, le braccia.
Egizie, cubane, africane. Questione di ritmo, di veli, di frange.
Eppure io sono qui, a ripetere cose che so a memoria, convinto che al momento
buono non me le ricorderò. Sono a un giorno dalla prova, dal giudizio.
Sono qui a dirmi che ho fatto tutto il possibile, che di più non potevo
fare, che in fondo non mi meriterei una stangata, ma sono sempre qui, fermo,
con davanti un foglio a quadrettoni, l'aria sul collo, a far la punta alle matite,
una dopo l'altra. La punta dev'essere perfetta, perché la voglio perfetta,
che incida bene bene il foglio senza ungerlo. E mi diverto sadicamente a vederla
accorciarsi, come se ciò bastasse a dimostrare a me e al mondo che cristo
santo, questa volta ci ho messo le palle.
Non basta, non basta neanche questo. Come non basta che abbiate ballato bene,
grintose ed eleganti, ed io in platea a fumare nervosamente ed a pensare al
botto che farà la bottiglia di champagne. Parlo di martedì, pomeriggio,
dopo l'esame. Una bottiglia che dorme al fresco da oltre un anno, orizzontale
come un morto, fredda più di un morto. E questa sarebbe l'occasione,
o almeno un'occasione buona. Perché ancora non mi va di pensare che un
traguardo scolastico sia qualcosa da festeggiare. Però sì, dai,
questa volta la stappiamo. Lo facciamo fuori, quel vetro orizzontale. Vada come
vada è giunto il suo tempo.
Idiota io a pensare che il 2001 mi riservasse qualcosa. Idiota davvero. Resto
il rifugio delle anime scaricate, quello da odiare perché prende posizioni,
quello che ha i cd, quello che è tanto tanto in gamba, certo, ma in gamba
per un'altra. E allora sommessamente dico il mio sincero vaffanculo a questo
ennesimo anno del cazzo. Chi ha detto che siamo solo a metà? No, non
hai ragione. Siamo GIA' a metà, senza nemmeno aver preso la rincorsa.
Sommessamente vaffanculo. Quasi sottovoce, tra i denti serrati con rabbia. Scandito
e lento vaffanculo. Anche se, per carità, avete ballato bene. Benissimo.
Potrei sbattermi ancora un po', frustare i neuroni anche qualche oretta e memorizzare
ancora e ancora e ancora. Invece no, questo viene prima. Belli i riflettori,
belli e colorati, quasi magici. E sotto i corpi tarantolati che vibrano di ancestrali
cadenze. E lo fanno bene, ma io mordo la plasticona delle sedie con le unghie,
quasi potessi deformarla, dalla rabbia. Ovunque ma non lì. Qualsiasi
latitudine, ma non lì. Altrove, qualsiasi altrove, ma no, non lì.
Tum tum tum. Ma non lì. Luci qualsiasi, ma non quelle. Cosa centro io,
con tutto quello? Niente, più niente. Pessimista? Ma cosa me ne può
fregare: ottimista, pessimista, boh. Perché non sono come Carvalho? Perché
non ce la faccio a far finta che non me ne freghi nulla di niente? Così
mi rifugio in una sua avventura, facendo rotta verso i mari del Sud.
tREDICI.zEROsETTE.dUEMILAuNO
bACKgROuND:
SI RIPASSA.
SoUNDtRAcK:
...
Di
una cosa sono sempre stato convinto: sposerò una donna bellissima. Proprio
oggi mi è tornata in mente questa cosa, sarà perché ho
parlato un po' con Ilaria, che è bella,
ma proprio tanto, e allora ho rispolverato questa vecchia convinzione che mi
porto dietro da quando avevo diciotto anni o poco meno. No, non che abbia intenzione
di sposarti, Ilaria, puoi ancora dormire sonni tranquilli. E' stato un collegamento
mentale così. Vai a sapere, la mente.
Quindi sposerò una donna bellissima. Della
serie "vita sentimentale da schifo, ma poi mi rifaccio alla grande e lascio
tutti a bocca aperta", una sorta di rivincita. Tanto per lasciare tutti
di stucco, sebbene la soddisfazione primaria sia quella ovvia della convivenza
con una top model. Mi sposerò tardi, sì, ma con una donna stupenda.
E mica solo bella! Di già che osiamo, allora la vogliamo anche intelligente,
speciale, in gamba, grintosa. Il meglio, il meglio in assoluto. Soggettivamente
ma anche oggettivamente. Perché dai, non stiamo a dirci cazzate: la bellezza
è oggettiva. E credetemi, la bruttezza è ancora più oggettiva
della bellezza. In ogni caso, bando alle speculazioni filosofiche sui valori.
Qui stiamo dicendo che io sposerò una donna bellissima, che conoscerò
quasi per caso. E tac, lei si innamorerà di me, quindi io vivrò
un conflitto interiore perché non riuscirò a capacitarmi di come
un tale gioiello possa aver perso la testa per me, nonostante le sue continue
assicurazioni, accompagnate da lacrime e sospiri. poi arriverà il momento
in cui lei mi presenterà alle amiche, dicendo loro "guardate...
ve lo dico subito... NON E' BELLO... però è tanto in gamba, tanto
sensibile... un amore". Poi si aprirà la porta, ed io farò
il mio impacciato ingresso, un po' pupazzato, e tutte a sorridere, e piacere
di qua, piacere di là. Poi qualcuna incrocerà lo sguardo di un'altra,
e le farà tanto d'occhi, ricevendo come risposta una smorfia col naso.
E mi immagino anche il momento in cui io presenterò lei agli amici, e
qui i commenti è meglio che non li riporti. Ma qualcuno mi batterà
una gran pacca sulla spalla e mi dirà "lo sapevo, lo sapevo che
finiva così". Bella. Ma proprio bella, tanto da non riuscire a distogliere
lo sguardo. Di quella bellezza che non ti stanca mai, proprio perché
non è bellezza barocca , fine a se stessa. E poi elegante, sempre. Poi
brillante. Poi tutto.
Perché cazzo, me la merito. Oggi, come dieci anni fa, ho deciso che me
la merito. E se me la meritavo allora, oggi me la stramerito. Per dirla come
sui libri che studio, mi spetta di diritto. Non ho idea di chi sia, di dove
sia, da dove possa saltar fuori, ma ho la speranza, verde come le righe che
state leggendo. Mi immagino anche scene di vita domestica, serate eleganti e
serate meno eleganti. Riesco a vedere qualche viaggio qua e là, qualche
follia. Poi qualche cenetta romantica (cucino io), e poi altre cose, da quelle
banali che non fanno mai male a quelle strafantastiche, che quando le racconti
sembrano più balle che altro.
Ecco, fine del sogno. Volevo raccontarlo, tutto qui.
Ringrazio
Ilaria per la telefonata. In effetti avevo "richiesto il suo intervento"
qui sul sito, e lei è stata gentilissima. Perché non ho telefonato
io? Beh, se avessi una spiegazione per tutto, specie per le biforcazioni della
mia psiche, tutto sarebbe meno divertente. Io la penso così. Speravo
di incontrare Ilaria nel centro storico, a far due passi, ma un SMS mi ha tagliato
le gambe. Ilaria mi sfugge sempre, non posso farci nulla. Mi verrebbe da arrendermi,
ma cazzo, sono un ariete! Gli arieti non si arrendono così. Un bel giorno
farò così: la invito da qualche parte, così, su due piedi.
E poi vediamo che succede.
Oppure potremmo fare una bella torta insieme...
Per ora, buonanotte.
uNDICI.zEROsETTE.dUEMILAuNO
bACKgROuND:
SI STUDIA.
SoUNDtRAcK:
...
Allora. Dove eravamo rimasti? Ieri c'era l'appello di diritto penale, ma io andrò sotto i ferri martedì prossimo. E così ho un briciolo di tempo per aggiornare un po' le news. Ma prima di tutto, ritorniamo un attimo ai sette punti rimasti dei dieci che mi ero programmaticamente imposto.
1)
Argomento università. Come ho già
detto, siamo lì lì. E a meno di grosse cazzate questo esame dovrei
togliermelo.
2) Argomento lavoro. E' sempre lì. Tutto
ok.
3) Argomento
musica. Scuola chiusa per vacanze. Il mio pezzo "In Death Of A
Scotsman" non è stato rappresentato, per mia espressa scelta. A
dire il vero non so nemmeno i voti delle pagelle, ma questo è stato un
anno un po' così, con troppi impegni collaterali.
4) Argomento training.
Completamente
fermo causa esame. Ma presto mi cimenterò nella MISSION: IMPOSSIBLE [1],
di cui parlerò più in là.
5) Argomento tatuaggio. Braccio sinistro
ancora vergine, causa mancanza di tempo. Ma il disegno c'è, è
lì appeso in camera mia, in bella vista. Basta solo trovare il tempo.
6) Argomento Old Friends. Tutti ritrovati. Peccato
che non sia riuscito a far decollare il progetto "A Tea With Atropina".
Mi spiace davvero. Ma abbiamo ancora almeno tre quarti di vita davanti.
7) Progetto fidanzata. Z E R O.
8) Festone Post Congedo. Niente da fare. Mi sa
che concentrerò tutte le mie energie sul Festone di Fine Estate, che
l'anno scorso non siamo riusciti ad organizzare, per la prima volta dopo ben
cinque edizioni. Ci rifaremo quest'anno. Ma devo dire che proprio sabato scorso
il Cato ha organizzato un'ottima festicciola, dove mi sono divertito alla grande,
anche per via di un paio di episodi a dir poco cinematografici.
9) Mezzo
di locomozione. La Vespa è sempre da Nestu, ma la colpa è
mia che non sono più passato a controllare. Ma passerò. La cosa
divertente? Che -come sapete- ho sfasciato la macchina, quindi ora il problema
investe un ALTRO mezzo di locomozione. Ma martedì o mercoledì
o giovedì Natasha tornerà da me.
10) E prometto anche che sarò migliore.
Io credo
di non aver mantenuto la promessa.
Sì,
ogni tanto si rende necessario fare il punto della situazione. Ci tengo che
voi controlliate il mio andamento, perché ciò funge un po' da
frustino sulle chiappe. Ma al di là delle cazzate, voi tutti ben sapete
che sono un ragazzo privo di traguardi e con molta confusione in testa. A volte
credo che il segreto di chi confuso non è sia semplicemente quello di
fingere. O magari di non farsi troppe domande. Io sono di quelli che preferiscono
essere confusi. L'inafferrabilità è l'unica garanzia di sussistenza,
e il mimetismo si identifica con l'indefinibilità. Finché avrai
un punto dove scappare, una botola, un trucco, un coniglio nel cilindro, bene,
fino a quel momento avrai la certezza di vivere fino a domani. E più
rigido sei, più ti sbriciolerai al vento.
Al tempo stesso mi sento in dovere di dare questo consiglio a tutti coloro che
non hanno la pelle spessa abbastanza: non fate come me. Non fate come me. Finite
l'università al volo, trovatevi una ragazza magari non perfetta per voi...
ma meglio averla così così che stare senza. Mettete su la faccia
come il culo e sforzatevi di non prendere mai una posizione. Tenetevi buoni
tutti, sorridete a tutti, date ragione a tutti. Rinnegate i vostri principi
appena vi è possibile. Permettete che gli altri cambino le vostre idee
e ringraziateli anche, per questo. E ricordatevi SEMPRE che prima viene il denaro,
che noi siamo ciò che abbiamo. Così facendo avrete una vita felicissima,
tutta da raccontare. Vuota da far schifo, ma felicissima, ve lo assicuro.
Io ho optato -non so quanto volontariamente- per la strada che non è
piastrellata di paillettes. Ma tornare indietro adesso?!?! Proprio adesso che
la confusione è bella paffuta, così tanto da preservarmi dalle
facciate?!? Non se ne parla nemmeno. Io mi sto divertendo così, anche
se può non sembrare. Sono testone, e vado fino in fondo, sia questo benedetto
fondo rovina o gloria eterna.
Dopo il delirio quotidiano passiamo a cose più pratiche. Subito dopo l'esame (ed indipendentemente dall'esito) mi metterò alla prova con una delle mie solite cazzate, che più dignitosamente chiamo "missioni". L'uomo, se è arrivato fin qui, l'ha fatto camminando. Ed è per questo che io voglio ricordarmi di cosa vuol dire "camminare". Per questo ho deciso di fare una follia. Una bella passeggiatona di qualche kilometro, giusto per il gusto di spaccarmi un po'. Ho creato una nuova pagina dove illustro tutto il progetto, ed alla quale aggiungerò anche il debriefing. E tutto questo per voi, miei affezionatissimi. Ma la pubblicherò prossimamente. E intanto vediamo se riesco a convincere Michele a fare la follia con me.
E poi non ho voglia di scrivere altro. Adios.
zEROoTTO.zEROsETTE.dUEMILAuNO
bACKgROuND:
DOPOFESTA.
SoUNDtRAcK:
...
Oggi dico solo una cosa: I L A R I A F A T T I S E N T I R E !!!
zEROcINQUE.zEROsETTE.dUEMILAuNO
bACKgROuND:
ESAME SEMPRE VICINO, MA... C'E' UNA COSA CHE ORA VADO A SPIEGARVI...
SoUNDtRAcK:
E SI CONTINUA IN SCIOLTEZZA CON LE FAMOSE "VECCHIE CASSETTE METAL".
UN GIORNO VE NE PARLERO'...
Ho
appena terminato la consueta telefonata pre-esame con Albi,
l'unica persona -ripeto, l'unica- conosciuta nell'ambito universitario che posso
considerare un amico. E le sue telefonate pre-esame sono essenziali, perché
ragazzi miei, mi dà sempre una carica fantastica. Buona parte del merito
dei miei "successi" a Palazzo Nuovo è sua, non posso negarlo.
E così adesso mi sento un po' più sollevato, nell'imminenza di
questo esame di diritto penale, dal nome così altisonante che basta quello
a spaventare. E proprio in omaggio alla materia di questa prova, vi ho messo
qui a fianco una "natura morta" da me scattata tempo fa, in una delle
mie crisi tarantiniane. Tranquilli, la pistola è un giocattolone. Attualmente
non ce l'ho nemmeno, quel plasticone: Sandokan
me lo deve restituire da qualche annetto, cioè da quando gli avevano
rubato le chiavi di casa e me l'aveva chiesta per usarla come deterrente in
caso di eventuali visite non gradite. Visite che non ci sono state, quindi brutto
bastardo vedi di restituirmela e anche alla svelta. Autentici sono, invece,
la bottiglia di Four Roses, uccisa durante la nostra prima gitonzola montanara
di qualche anno fa, e il pacchetto di cicche. Autentiche erano anche le banconote,
ma ormai se ne saranno già andate, spese in qualche cd, in qualche birra
media o in qualche ingresso in discoteca. O forse in qualcuno dei miei hobbies
improvvisati, di quelli che durano tre mesi e poi vanno a riempire il mio sgabuzzino-museo.
In ogni caso, tornando alla foto, tutta scena. Ogni tanto bisogna fare queste
cose per il gusto di sentirsi un po' cattivi, un po' border-line (e da questo
border-line, caro Albi, si vede che ho studiato anche i capitoletti da due-tre
pagine, come tu mi avevi consigliato saggiamente).
Avendo appena mangiato un succulento piatto di fagottini ricotta e spinaci,
ho deciso di favorire la digestione evitando i libri per un'altra mezz'ora e
scrivendo un po' di robette qui sulle news. L'esame sarà vicino, ma sono
altrettanto vicine le vacanze. Quest'anno -è confermato- la destinazione
sarà un hotel di Ibiza, che raggiungerò con il Sandokan il 30
luglio prossimo. E mentre in tv passa il nuovo video dei Fun Lovin' Criminals
(Bump) che mi riporta proprio all'atmosfera delle notti brave delle Baleari,
penso anche a cosa combinerò stasera. Negozi aperti in centro, quindi
tutti giù a fare quattro passi. Non per vedere i negozi, ma per darsi
un'occhiata attorno, o per farsela dare. Eh, dannate creature narcisiste.
Oggi non ho molta voglia di considerazioni filosofiche. Lo studio mi succhia
tutte le energie ed annienta L'Atropina contorto che tutti conoscete. Così
sto qui, tra notizie di calcio mercato e servizi su svarioni che si preparano
ad andare a piantar casino a Genova. In più, facendo zapping, mi appare
OVUNQUE la spiaggia di Ibiza. E' una vera e propria persecuzione. E se giro
ancora c'è il video fulminato di Nelly Furtado. Video, telegiornali,
spiagge ed inviati. E' l'estate. I miei gatti sonnecchiano, il cielo è
grigio. Io non ho nemmeno il tempo per andare a nuotare, correre o cos'altro.
Era da un anno che non mi ricordavo quanto fosse deprimente studiare. Vabbè.
Ed ora, volente o nolente, si torna a studiare. Perché si è fatto
tardi ed io voglio finire di ripassare queste benedette duecento pagine che
rappresentano la mia razione quotidiana di mal di pancia.
zEROqUATTRO.zEROsETTE.dUEMILAuNO
bACKgROuND:
PIOVE. HA TUONATO TUTTA LA NOTTE E NON HO DORMITO UN CAZZO. A DIRE IL VERO NO,
NON PIOVE, MA PIOVERA'.
SoUNDtRAcK:
LE VECCHIE CASSETTE METAL DA CUI NON MI SEPARERO' MAI.
Now
I'm back on the street again
Tonight-tonight
I hear the questions surface
Tonight-tonight
As I beat my head
Don't want your pity
Tonight-tonight |
Allora, per
prima cosa mando i miei saluti alla signorina do,
che si è lamentata che qui non si parla mai di lei. Tranquilla,
viene il turno di ciascuno, basta aver pazienza. Più o meno si
parla di tutti, qui. E di qualcuno, come già abbiamo detto, non
si parlerà più. Perché? Perché io sono bastardo
-a dispetto delle apparenze- e la non menzione sul sito è la pena
più grave che il mio dominio conosca. Uah ah. Allora, in questi giorni, preso dal panico dell'esame che è sempre più maledettamente vicino, sto facendo delle follie. Sono intrattabile, sguardo fisso nel vuoto, panico, mal di stomaco, mangio da schifo, dormo male. Unica libertà che mi concedo: guardare Dawson's creek su italia uno dalle 15 alle 16. Mi prende sempre più, porca miseria. Ed è la prima serie, quella che tutti hanno già visto e rivisto, ma io le cose le scopro sempre dopo gli altri, quando l'onda è già passata. E comunque faccio cose pazze, come dicevo. Giro di qua e di là per casa e soprattutto ascolto le vecchie cassette metal. Così ne ho risfoderata qualcuna dei Poison, gruppo che tutti prendevano per il culo perché cambiavano look un giorno sì ed un giorno anche. Ma soprattutto ho ritrovato qualche vecchio nastro di -badate bene- Ozzy Osbourne, l'uomo che mangiava i pipistrelli sul palco. L'uomo più fulminato della terra con la voce più magnetica dell'universo. E questo tipino losco cantava una canzone che ha lo stesso titolo di altre sedicimila canzoni, ossia "Tonight". Ho deciso di mettere qui a lato il testo della canzone, nel quale ho marcato in rosso una bella frase. La via per l'inferno è lastricata di buone intenzioni. Stupenda. Ilaria, fatte 'n po' sentì! Ti giuro che di SMS io non ne ricevo mai. |
zEROdUE.zEROsETTE.dUEMILAuNO
bACKgROuND:
...
SoUNDtRAcK:
...
C'è uno che mi sta abbastanza sul cazzo, che si chiama Maurizio Costanzo, che insieme ad un altro signore di cui non ricordo il nome ha scritto il testo di una canzone. Poi un altro signore che si chiama Ennio Morricone (sticazzi) ha scritto la musica. Ed una signora che si chiama Mina (aristicazzi) ha messo la miglior voce dell'universo. Questa canzone si intitola "se telefonando" e sono sicuro da qualche parte, in questo sito, ne ho già parlato. Il ritornello (oddio, non che sia un testo lunghissimo, non si sono sprecati) dice così: Se telefonando io potessi dirti addio, ti chiamerei. Se io rivedendoti fossi certo che non soffri ti rivedrei. Se guardandoti negli occhi sapessi dirti basta, ti guarderei. Ma non so spiegarti che il nostro amore appena nato è già fini-i-to. E mi piace terribilmente. Un po' perché parla di questa mia grande croce, il telefono. E non so nemmeno a chi dir grazie per questa invenzione, perché stanno ancora litigandoci su. E poi mi piace perché per una volta la canzone parla del mollante e non del mollato. Questa tipa qua, che si è tolta lo sfizio di una sera, magari dopo essersi strodita un po' con qualche vapore alcoolico, ed ora le tocca dire al belloccio di turno che è stata una cosa così, un errore. Ma in fondo è una brava ragazza, e non sa come dirglielo, accidenti. Che situazione complicata... vabbé, in qualche modo avranno risolto, dai. Se lui ha comprato il disco lo sa.
Ma
non voglio parlare di questo, miei affezionatissimi. Tra l'altro, ho notato
che qualche anima sta approdando qui attraverso Virgilio, il motore di ricerca.
C'è gente che cercava "atropina" (sì, sarà stato
un anenstesista del Santa Croce, ok... non cercava me), e poi altri che hanno
inserito "diario di ragazzi". Questo significa c'è gente che
è interessata ai cazzi degli altri, il che mi dà la spinta a scrivere
sempre più i famosissimi cazzi miei. Bene. Quindi, a tutti quelli che
qui approdano do il mio sincero benvenuto, precisando che questa volta Virgilio
vi ha accompagnati all'inferno. L'inferno che c'è nel mio animo, paradossalmente
e ridicolmente simile a quello di quel biondino di nome Dawson. Seeee, quello
lì che va su Italia Uno, con la differenza fondamentale che lui è
un fico, ed io no. Fatte le dovute precisazioni, colgo ancora una volta l'occasione
per ringraziare psicoclaudia che mi ha spinto indirettamente a guardare questo
telefilm che -ohibò- trovo abbastanza interessante. Bei dialoghi (incredibile),
che lo rendono QUASI credibile, ma solo QUASI. Qui, invece e tutto vero. Anche
se non sono fico come Dawson. Ma è proprio il non essere fichi che fa
sì che ci sia tutto questo subbuglio interiore, questa insoddisfazione.
Non abbiamo mai optato per le esistenze facili, signori. Non siamo gli stuntmen
dell'esistenza, quelli che si spaccano il collo (o il culo, come preferite)
per farvi sentire bellini e pulitini. Accidenti però. Se ci penso un
attimo conosco più stuntmen che eletti. Com'è possibile?? Sarebbe
un buon motivo per iniziare una bella rivoluzione. Potere ai collaudatori dell'esistenza
perfetta! Avanti, popolo di stuntmen! Alzate i collarini al cielo e fatevi sentire.
Demoliamo il dominio degli esseri vuoti ed arrivisti. Infrangiamo gli stereotipi
del bello, dell'affascinante, del perfetto. Anzi, del perfettino. Rivoluzione
ora. Altro che G8, altro che globalizzazione. La vera globalizzazione è
quella che vuole il dominio dell'uomo fichetto sull'uomo tormentato. Rivoluzione
ora, prima che sia troppo tardi. Ma pensa che smacco, se mi vedessero in coppia
con una bella Miss Fragola che pende dalle mie labbra, che si mette a piangere
quando le correggo i suoi congiuntivi vergognosamente sbagliati. Quando le dico
"Ma crederai mica di trovar tutto facile solo perché hai un signor
stacco di gambe?!?!", o quando evito accuratamente di aprirle la portiera.
Che si arrangi, la vipera. Mollarla e tornare a recuperarla dopo due mesi, quando
è gonfia di psicofarmaci, col trucco sfatto dalle lacrime, con le braccia
aperte a spergiurare che non lo farà mai più. Consapevole, io,
che lo rifarà, ma chissenefrega: ha pur sempre un signor stacco di gambe.
Naaaaaa, suona troppo di ripicca. Non voglio dipingermi per ciò che non
sono. La storia non si fa con le vendette, e nemmeno con le vedettes. La storia
si fa con la comunicazione, ed io comunico.
A proposito del G8, sono andato in edicola per saperne qualcosa di più,
ma quando ero lì ho commesso un terribile errore: credevo di aver trovato
una rivista intitolata proprio G8, ed invece era GQ. Che errore. Però
preferisco così. Allegato al numerone di GQ (che per chi non lo sapesse
è un giornalone patinato trabordante di top model, attrici desnude, cosmetici
per veri uomini, etc.) c'era una utile guida, che freddamente elenca le 100
donne più belle del mondo. No, non ne conosco nessuna, ecco. Ma non si
può mai sapere in futuro. Al numero 36 hanno anche messo quella bella
figliola di Mena Suvari (oddio, il nome sembra un brocardo sanscrito), che sarebbe
la teenager di American Beauty (o del video dei Wheatus, quella che offre allo
sfighe i biglietti per il concerto degli Iron Maiden). Insomma, fa piacere.
E' dietro a Christina Aguilera (figlia del noto calciatore o no?) e questo nonme
lo spiego, ma si vede che c'erano ben motivate esigenze redazionali, suvvia.
Mena Suvari, già. Mena che era assente alla sfilata di moda tenutasi
al Nuvolari ieri sera. Inspiegabilmente assente.
Parliamo di questa sfilata. La prima a cui io mai abbia assistito. Proprio lì,
di fianco alla passerella, svaccato lì davanti con tutti i crismi, come
se di fianco avessi avuto la Marta Marzotto, o Randy Ingermann, o Simona Ventura
con tanto di marito. Però di fianco a me c'erano il Coppi, Marco B, Antonio,
Enzo e altre conoscenze. Non molto formale come cosa, va detto, ma è
servita a tener lontani i soliti svari del nuvo. Ragazzi, non c'erano più
i cani addestrati a rispondere al tipico risucchio. Creature di dio anche loro,
ma ahimé brutti. Salvati (per moda o convinzione, non lo so) da un canile,
ma con poche speranze di approdare ad un concorso canino, diciamolo chiaro.
E invece c'erano dei gran dalmata. E se seguivi la catenella che parte dal loro
collare, trovavi una mano, poi un esile braccio, una spalla, una spallina, e
finalmente la truccatissima e carinissima padrona, tutta bella tirata e profumata.
Intenta a figheggiare con le sue amiche. Per una volta un target diverso al
Nuvolari, ecco, diverso da quello che sono abituato a vedere di solito, e davvero
non so dirvi quale sia il mio preferito. Inizia la sfilata, ed a presentare
c'è un noto presentatore delle tivù locali, la Daria Bignardi
dei poveri, ma professionale, niente da dire. Le modelle?? Bellezze nostrane,
che è un po' come dire che bisogna accontentarsi. Allora, mica voglio
fare il difficile, ma vi ricordo che avevo appena finito di sfogliare GQ, caspita.
Comunque queste modelle erano state scelte tra le concorrenti di miss fragola,
notissimo concorso peveragnese (si dirà così) dove le belle tote
del cuneese si mettono in mostra con un certo imbarazzo davanti ad un pubblico
affamato. E non di fragole. Non le dive luccicanti delle passerelle, quelle
a cui non riesci a trovare un difetto nemmeno se sei gay, ma ragazzi, ce l'avessi
io una ragazza così mi permetterei già di alzare un pochetto il
mento, sì sì. Eh certo eh? Io predico bene ma se mai la ruota
girerà dalla mia parte rinnegherò tutto ed inizierò a figheggiare
a più non posso, cosa credevate?
Ma torniamo a noi. Oltre alle modelle (tasto dolente) c'erano anche i modelli.
Uno che ha partecipato al + bello d'Italia, muscoloso e definito, sguardo del
maturando a cui chiedono di dimostrare la teoria della relatività applicata
ai quanti. Un altro che è stato premiato per il più bel viso d'Italia,
con i capelli biondi lunghi fino al sederino, una sola espressione facciale
completata da una seconda opzionale che è costata ben dodici anni di
studio alla scuola teatrale di Ospedaletti. ha vinto per il viso, questo omone,
ma ragazzi, abbiamo anche capito perché: sfilava malissimo, come se fosse
ingessato, appena uscito dalle sapienti mani di un ortopedico che lo citerà
in tutte le riviste mediche come caso rarissimo di ricostruzione scheletrica
susseguente ad un rapporto sessuale con una schiacciasassi. CAMMINAVA MALISSIMO,
tutto sbilanciato in avanti, forse per via dei pettorali, come se gli avessero
incastonato un anello d'acciaio tra due vertebre lombari, e da lì lo
tenessero sospeso con un filo da tonni. Tutto proiettato in avanti, tutto polmoni
gonfi... mah... Poi il terzo modello, di colore, fisico modesto. E nella parte
della sfilata dedicata all'intimo più donzelle hanno visto precipitare
quella radicata legge biologica che vede i neri.... lasciamo perdere. Due dei
modelli, si chiamavano Carlo e Alberto, cosa che, nel momento della loro duplice
presentazione, ha fatto ridere un po' la platea... ringraziamo Carlo e Alberto.
Coppi, solito simpaticone, mi ha chiesto se i prossimi due si chiamavano Vittorio
ed Emanuele... siamo così, ragazzi...
Torniamo alle modelle. Tutte pettinate con lo schiaffo. No, non si tratta di
un parrucchiere violento... sono quelle pettinature con la frangiona tutta da
una parte e i restanti capelli tutti raccolti dietro (non sono molto tecnico
nella descrizione, vogliate scusarmi). Praticamente ti guardavano da un solo
occhio, queste cavallone ciclopiche. ma quanti di noi le hanno guardate negli
occhi? Avanti, ditelo! Modelle, belle gambe, pochissima buccia d'arancia, però
c'erano le pecche. Le linee dell'abbronzatura, accidenti. Molto sexy e provocanti,
ma fanno poco sfilata! Ce n'era una, forse la più giovane, che era anoressica
dalla vita in su (ma un volto da favola, giuro) e dalla vita in giù si
riempiva un po' di più, nonostante le due accattivanti fossettine sopra
i glutei. EEEEH, noi profondi osservatori della realtà! Due erano proprio
carine, accidenti. Ma troppo miss fragola per i miei gusti. Così io ero
lì, a sfumazzare e scambiare commenti col Coppi (che non riportarò)
fingendo un allucinante distacco dai corpi delle modelle. Improbabile distacco,
ma fingevo, di tanto in tanto distogliendo volontariamente lo sguardo dai tre
punti misurabili delle ragazze e piazzandolo vuoi su ciò che indossavano,
vuoi sui riflettori, vuoi sul dalmata prima citato che nel frattempo era ai
piedi della passerella intento in un'inspiegabile erezione. Non credo fosse
l'unico, ma lasciamo stare. Dimenticavo la modella bionda, quella che faceva
sembrare basse tutte le altre. Che alla fine del defilé è venuta
a cercarmi tra la folla. Io vedevo che girava la testa di qua, di là,
con una frenesia incredibile, cercandomi tra i mille volti della serata. E sorridevo
tra me, pensando "Non mi avrai. Non questa sera". Forse è ancora
là intenta a cercarmi, la tapina.
Hai avuto molto dalla vita, ragazza bionda, ma non puoi avere tutto. Atropina
non lo avrai. Io sono talmente cocciuto, carissimi miei, che pur di vendicarmi
sono disposto a non uscire MAI con una ragazza carina. Mi avete dimenticato
per tutto questo tempo? bene, una di voi pagherà per tutte le altre!
Furbo, eh?
E poi anche la sfilata è finita, e l'agenzia dei modelli ha lanciato il suo proclama. Abbiamo visto tanti visi interessanti -dicevano- quindi telefonateci che non si sa mai. Ci ho pensato seriamente. Ci ho pensato tutta la notte, incapace di prendere sonno. Io modello, che idea. Ma come cazzo avevo potuto non pensarci in tutti questi anni??? E perché voi, amici cari, non me l'avete mai suggerito?!? Io modello... ORA FINALMENTE INTRAVVEDO LA VIA... LA PASSERELLA... LA FAMA... LA GLORIA ETERNA... ASPETTAMI GISELE, STO ARRIVANDO.... giusto il tempo di una telefonata....
Oddio, ma io odio il telefono!
zEROuNO.zEROsETTE.dUEMILAuNO
[aGAIN]
bACKgROuND:
...
SoUNDtRAcK:
...
Ho un casino di cose da scrivere, ma tantissime proprio. Solo che non c'è tempo. Domani vi faccio venire i crampi allo stomaco.
zEROuNO.zEROsETTE.dUEMILAuNO
bACKgROuND:
...
SoUNDtRAcK:
...
Troppo
tardi per qualsiasi musica. Troppo tardi. L'idea del troppo tardi mi assilla,
così come mi spaventa l'idea di essere un sedicenne di ventisette anni.
Come quando guardi un telefilm americano, dove il bel protagonista teenager
è interpretato da un attore che è quasi sulla trentina, e ci mettono
una vita a truccarlo per farlo diventare giovane e imberbe. Io sono un anziano
sedicenne,
tutto qui. Immaturo che nemmeno potete immaginare quanto, eppure di cose ne
ho viste. Troppe. Gli altri le hanno vissute, io le ho viste, con la differenza
che gli altri ne hanno vissute una parte soltanto, ed io le ho viste tutte.
Sono un gran teorico dell'esistenza, miei affezionatissimi. La teoria la stringo
in pugno con una facilità, una padronanza, un'eleganza invidiabili. Manco
di esperienze, questo sì. Succhio quello che vedo. Un voyeur? Naaaa,
non direi.
Sono convinto di vivere in un film. Scritto per me, il che mi lascia poca libertà
di scelta. Attore e spettatore. Ed avendo pagato il biglietto mi guardo attorno,
pronto ad entrare in scena quando tocca a me. Poi mi riguardo e non sono mai
soddisfatto della mia performance. Eterno insoddisfatto, bleah.
Ma ecco la novità. Giunge luglio. Cioé giunge la seconda metà del 2001. Che doveva essere l'anno del riscatto, della rivincita, della ricompensa. E quindi è il momento di darsi una mossa.
Ora stop. Vi stupirò. Magari non subitissimo che ho un esame di penale tra poco. Ma vi stupirò.